Reggio Calabria – 13\10\2016 – Si è tenuta oggi in tarda mattinata la conferenza stampa del coordinamento reggino di Azione Nazionale. I tre coordinatori cittadini, Ernesto Siclari, Alessandra Bordini e Antonella Postorino hanno manifestato la preoccupazione di tutto il movimento reggino che teme la possibilità dello spostamento dei traghetti per il collegamento dei mezzi pesanti, attualmente a Villa San Giovanni, verso la Sicilia al Porto di Reggio Calabria. Le due compagnie che effettuano il servizio pare abbiano presentato già da tempo una richiesta d’impatto ambientale sulla quale Azione Nazionale richiede un intervento deciso dell’amministrazione comunale. La vocazione turistica della città di Reggio potrebbe irrimediabilmente essere compromessa se il traffico di centinaia di TIR ogni giorno varcasse la porta Nord della città. Siclari ha espressamente chiamato citato la governace reggina, che spesso si avvale dell’utilizzo di parole come green o smart, rea a suo avviso di aver sottovalutato il problema quando già lo si pose diverso tempo fa, parlando di bufala mediatica. Oggi c’è la richiesta concreta delle due compagnie che svolgono il servizio e da un momento all’altro ci si potrebbe trovare di fronte al fatto compiuto. Le conseguenze di un tale impatto le spiega da tecnico Antonella Postorino, facendo notare che l’infrastruttura che dovrebbe sopportare il passaggio dei mezzi pesanti per l’ingresso in porto non è assolutamente adeguata così come svincoli ed immissioni nelle carreggiate di marcia pensate a suo tempo solo per un normale traffico cittadino. In più l’architetto Postorino fa notare l’impatto ambientale che la creazione di nuovi imbarcaderi e relative infrastrutture stradali avrebbe in una zona da sempre destinata alla “vita balneare” della città. Un ulteriore passo indietro nell’appeal ai turisti, per i quali negli anni passati si era lavorato tanto e bene sino a far arrivare nel porto di Reggio le navi da crociera con una certa regolarità, grazie ad una visione di lungo periodo dell’ex Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti che si adoperò per creare collaborazioni con i maggiori vettori crocieristici internazionali. Ha concluso la conferenza Alessandra Bordini che ha evidenziato i “numeri” per i quali le compagnie di traghettamento tenderebbero verso lo spostamento a Reggio Calabria, ed infatti conti alla mano le navi farebbero un tragitto nelle rotte minore, il che si tradurrebbe in una quantità minore di carburante impiegato ed un considerevole risparmio. Spostare il grosso del trasporto gommato pesante su Reggio Calabria significherebbe la morte del turismo di qualità. Un’ulteriore ragionamento andrebbe fatto poi per l’opportunità che si creerebbe per la città di Messina, liberata dai TIR, di trasformare il suo attuale porto commerciale in porto turistico, un’ operazione che chi controlla il traffico navale dei nostri dirimpettai da molti anni cerca di realizzare. Quindi Reggio rischierebbe di avere, traffico stradale, rumore e smog a tutto beneficio di Messina.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.