Roma 12/10/2016 21:20 – Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “giura” che per la questione MPS non si prospettano misure di supporto pubblico, men che meno di nazionalizzazione, né procedure di risoluzione assicurando che qualsiasi riferimento al bail in è solo frutto di speculazioni infondate. Questo il sunto delle risposte all’interrogazione parlamentare della Lega Nord sul ruolo che il ministero, che e’ azionista di Mps, ha avuto nelle scelte della banca, in particolar modo sulla ricapitalizzazione e sull’avvicendamento fra l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola e l’attuale Marco Morelli. Dal discorso si capisce come vi sia fiducia dell’esecutivo nella capacità della banca senese di portare a termine da sola il piano di salvataggio e, in particolare, il passaggio più delicato, cioè l’aumento di capitale fino a 5 miliardi. I dubbi rimangono sul “rischio” di tale operazione, sia dal punto di vista temporale, dopo il 4 dicembre, sia per quanto riguarda l’ammontare anche se il nuovo ad Marco Morelli è al lavoro per ridurlo a 1,5-3 miliardi (TgCom24). I dubbi comunque rimangono e traspaiono dalle dichiarazioni di Renzi che, anche generalizzando, afferma : “Penso, spero e credo che Mps, come le banche venete e Banca Carige e le altre possano avere un futuro – e che – nessun risparmiatore perda i propri denari in futuro”.