11\10\2016 – I dati del rapporto diffuso dalla Onlus Save The Children nella Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze («Every Last Girl») delinea il Niger, paese Centro-Africano, come il luogo peggiore dove può vivere una bambina. Sono messi in evidenza i limiti e le barriere burocratiche e sociali poste in essere per accedere a servizi o alle opportunità di lavoro. La prima di queste cause risulta essere il matrimonio precoce a cui sono obbligate le ragazze dalle famiglie. I Paesi scandinavi sono invece i luoghi in cui le ragazze vivono meglio , rispettivamente Svezia,Finlandia e Norvegia: primo, secondo e terzo posto. L’Italia è 10° davanti alla Spagna ed alla Germania. I dati globali di Save The Children sono : più di un milione di adolescenti ogni anno diventano madri prima di compiere 15 anni; 70 mila ragazzine muoiono di parto per le complicazioni e i neonati delle mamme-bambine hanno il 50% di probabilità in più di non sopravvivere ai primi giorni. In quei Paesi dove forte prevale questo fenomeno la principale causa di morte tra le adolescenti è il suicidio, forse individuato come unica soluzione per sfuggire ad un contesto di totale privazione.