Sotto attacco su tutti i fronti continua la campagna elettorale del magnate americano Donald Trump. Questa volta non solo i democratici ma anche diversi esponenti importanti del suo partito prendono le distanze dal miliardario newyorkese a causa di una registrazione audio di parecchi anni fa, diffusa dal Washington Post, dove Trump appella alcune delle donne che lo circondano con nomignoli non poco gentili e anche sessisti. Un assist per Hillary Clinton che ha già chiesto a tutte le donne americane di fermalo. I vertici del partito repubblicano seppur criticando e biasimando pubblicamente le parole del Tycoon non hanno però alcuna intenzione di abbandonare il loro candidato, che durante un’intervista televisiva, si scusa prima per le parole dette parecchi anni prima e rinnova il suo impegno per il Paese e ripete: “non mollerà sino alla fine delle elezioni” nonostante parte dell’establishment politico americano lo voglia fuori. Anche il candidato vice, Mike Pence, nonostante abbia pubblicamente deplorato le parole sentite nell’audio\video del 2005, privato di Trump non ha alcuna intenzione di abbandonare il candidato alla Casa Bianca repubblicano, nonostante molti media cerchino di fare passare questa falsa notizia. Anche la famiglia e sopratutto le donne fanno quadrato attorno Trump, condannando le parole del video ma ribadendo che non è quello il padre e marito che hanno di fronte ogni giorno. non è mancata la stoccata verso chi oggi punta il dito contro di lui, dimenticando, o meglio fingendo di dimenticare, la vicenda ( estremamente sessista) che coinvolse il marito di Hillary, il buon Bill, quando “prese” la stagista Monica. Oggi l’atteso faccia a faccia tv che potrebbe essere determinate per le sorti dell’elezione presidenziale, in Italia sarà trasmesso intorno alle due della notte.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.