In aumento la fuga dei cervelli italiani

 

valigeRoma 06/10/2016 12:45 – A contraddire le varie dichiarazioni che le “menti” italiane non è vero che espatrino, ci pensano i numeri.  Il rapporto “Italiani nel mondo 2016” presentato oggi a Roma dalla Fondazione Migrantes, parla chiaro 107.529 sono i connazionali espatriati nel 2015 con un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Incremento rilevato dalle iscrizioni all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). Sono state 6.232 persone in più.  Hanno fatto le valige soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni(39.410, il 36,7%); la meta preferita è stata la Germania (16.568), mentre Lombardia (20.088) e Veneto (10.374) sono le principali regioni di emigrazione.  Il 69,2% di coloro che hanno fatto le valige (quasi 75 mila persone) si è trasferito in Europa. In calo le partenze per l’America meridionale (-14,9% in un anno), mentre rimangono stabili quelle per l’America centro-settentrionale; 352 connazionali hanno scelto le altre aree continentali. I maschi espatriati sono oltre 60 mila (56,1%), i celibi e le nubili il 60,2%. La fascia 18-34 anni è la più rappresentativa (36,7%). Viene fatto notare come la mobilità dei giovani cambi in “itinere” cioè segua le opportunità lavorative offerte dal mercato. Tutte le classi di età hanno registrato un aumento delle partenze rispetto al 2014 tranne gli over 65 anni (da 7.205 a 6.572). La Lombardia, con 20.088 partenze, è la prima regione in valore assoluto per partenze, seguita dal Veneto (10.374) che fa scendere la Sicilia (9.823) alla terza posizione. La Germania (16.568) è la meta preferita dagli italiani andati oltreconfine, a seguire, con una minima differenza, il Regno Unito (16.503) e poi, più distaccate, la Svizzera (11.441) e la Francia (10.728).

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi