“Essere massoni non è reato”

Ad integrazione del nostro articolo di ieri “Reggio Calabria e le indagini sulla massoneria non deviata” – Riceviamo e Pubblichiamo

goi05\10\2016 – Le precauzioni adottate dal GOI, Palazzo Giustiniani, di sottolineare la sua sede storica è per sottolineare – o come si usa dire attualmente attenzionare – che non deve essere confuso con altri “Grandi Orienti ” che adottano denominazioni utili a creare un acronimo molto simile a quello storico.

Ora non possiamo pretendere che i profani possano comprendere queste differenze quando anche al nostro interno sono molti ad ignorarle completamente.

Forse manca o viene ignorata la comunicazione in merito. Forse manca la volontà di approfondire e così distinguere ciò che è di un tipo da ciò che è dell’altro. In fondo la prima condanna che ebbe la Libera Muratoria dal Papa fu quella di far riunire ed accomodare uomini di ogni credo e colore in un ambiente comune dove, pari tra pari, discutere.

Ecumenismo all’epoca condannato ed ora auspicato da tutti, persino da quella sede apostolica da cui partì la prima delle innumerevoli condanne.. “Essere massoni non è un reato. L’articolo 18 della Costituzione garantisce in modo inequivocabile ogni associazione che non sia segreta, come non lo è la Massoneria del Grande Oriente d’Italia le cui sedi sono note e i cui meriti nella storia risorgimentale e repubblicana del nostro Paese sono innegabili”.

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