Con una nota di diffida indirizzata al Presidente della G.R. Mario Oliverio, al Responsabile regionale della Protezione Civile Prof. Carlo Tansi e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile, Federconsumatori Calabria ha sollecitato risposte e azioni in merito alla gravità delle questioni poste dallo stesso Prof. Tansi nelle dichiarazioni, rilasciate in questi giorni, per tramite il suo profilo facebook. Per la Presidente di Federconsumatori Calabria, Mimma Iannello, vi è l’obbligo morale e civile di non restare inerti a fronte di affermazioni di tanta gravità. I cittadini calabresi devono essere correttamente informati e rassicurati sull’effettiva funzionalità della Protezione Civile regionale in caso di qualsivoglia evento calamitoso. Inoltre, devono conoscere quali sono le azioni poste in essere per rimuovere ogni ostacolo che si frappone all’efficientamento della macchina dei soccorsi in una regione notoriamente esposta ad una molteplicità di rischi. Già lo scorso gennaio, in occasione di un’intensa nevicata invernale sul tratto cosentino della A3 SA-RC, Federconsumatori Calabria ebbe a diffidare Anas e Protezione Civile della Calabria per le inadeguatezze evidenziate in termini di “sistema” a fronteggiare un “normale” evento climatico. Oggi, le deficienze del “sistema” denunciate, “raccontano” senza alcuna ombra di dubbio o d’interpretazione, di un modello regionale, del tutto inadeguato a far fronte ad eventi calamitosi di lieve o elevata entità. Le stesse dichiarazioni evidenziano senza veli, la permeabilità del sistema a fenomeni di malamministrazione interna e di devianza dentro un orchestrato “caos strumentale” di forze contrarie al cambiamento. A ciò Federconsumatori Calabria aggiunge la consapevolezza dei ritardi del sistema degli Enti Locali nel dotarsi dei Piani Comunali di Emergenza come avamposto nel territorio della messa in sicurezza e del soccorso dei cittadini in caso di rischio. D’altronde, tutte direttive sul Sistema di funzionamento di Protezione Civile, prevedono una rete capillare ed efficiente, funzionante h/24, di mappatura, monitoraggio, rilevamento, di allerta e di soccorso. E’ evidente che ogni mancato funzionamento di una sua parte e/o di un efficace raccordo regionale, costituisce causa di inaffidabilità dell’intero sistema. Un sistema da cui discende però, la messa in sicurezza di quanti devono ricevere e prestare soccorso. Dunque, configurando, nella fattispecie, una presupposta condizione di mancanza di garanzia della tutela alla sicurezza dei cittadini con un configurabile rischio di omissione di soccorso a riguardo dei compiti in capo alla Protezione Civile della Calabria e dei soggetti che con essa si interfacciano, Federconsumatori Calabria ha ritenuto quale atto responsabile rientrante nelle proprie prerogative di rappresentanza, diffidare Regione e Protezione Civile regionale e nazionale ad adempiere alle proprie funzioni istituzionali.
Catanzaro 5.10.2016 – Federconsumatori Calabria