Ungheria 03/10/2016 08:15 – Niente da fare in Ungheria per il Referendum indetto dal premier Orban. Il quorum per la validità del referendum sulla ripartizione dei migranti nei Paesi dell’Unione europea non è stato raggiunto (TgCom24). Lo ha annunciato il presidente dell’Ufficio elettorale nazionale del Paese Andreas Patyi: al voto si è recato il 43,42% degli aventi diritto.
Con il 95% delle schede scrutinate, il 98% dei votanti si è espresso contro le quote UE per la redistribuzione dei profughi. Quindi il referendum non avrebbe validità, e la politica dell’opposizione sembrerebbe aver dato i suoi frutti, infatti i cittadini erano stati invitati a disertare le urne, in modo da rendere vano il referendum stesso.
Dalle dichiarazioni di Orban però, non sembra essere stata accettato l’esito del referendum, infatti oltre a ricordare di come l’Ungheria sia stato il primo paese UE a chiedere ai suoi cittadini di decidere sulla politica europea dell’immigrazione afferma : “….Oltre 3 milioni di elettori hanno espresso un’opinione in questo senso. Bruxelles dovrà tenerne conto”.
Se un “muro” vuole erigere l’Ungheria, un “muro” di burocrazia e veti arriva da Bruxelles, infatti per la Commissione europea l’esito della consultazione non può cambiare gli impegni legali dell’Ungheria e teme che il referendum rafforzi anche gli altri Paesi dell’Europa orientale, che più si oppongono alle quote. Per il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, se l’Europa non si dimostra all’altezza di rispondere sui problemi dell’immigrazione, mette a rischio il proprio futuro.