Sonoro “schiaffo” politico del Congresso USA a Barrack Obama. All’unanimità democratici e repubblicani hanno votato per rimuovere il veto che il presidente statunitense aveva posto sulle cause legali di risarcimento contro l’Arabia Saudita, dopo l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre del 2001.
Il Congresso ha ritenuto che le famiglie debbano poter chiamare in causa tutti coloro che hanno in qualche modo favorito l’azione di Osama Bin Laden, motivo per il quale indirettamente può essere chiamata in causa anche l’Arabia Saudita. La presa di posizione opposta di tutto l’ambiente politico di Washington è sicuramente il modo peggiore per congedare Obama agli occhi degli americani e del Mondo intero. E’ la cosa più imbarazzante che abbia mai fatto il Congresso degli Stati Uniti d’America, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.
In numeri sia Camera che Senato si sono espressi superando la maggioranza dei due terzi, (necessaria per approvare il provvedimento e aggirare il veto): la Camera con 338 contro, 74 a favore; il Senato con 97 contro, 1 a favore. I sospetti sul governo di Riad riguardano la provenienza di 15 dei 19 attentatori di al Qaeda che erano sauditi.
Pur non essendo stato provato a suo tempo nessun legame sostanziale, i sospetti riguarda la vicenda, specie dopo gli ultimi rapporti dell’intelligence, si sono talmente appesantiti da giustificare la presa di posizione del Congresso contro il Presidente Obama.
Ok quindi alle cause contro il governo saudita, il che potrebbe significare esporre funzionari americani, diplomatici e aziende a procedimenti legali esterni dagli States oltre l’incrinarsi delle relazioni diplomatiche tra i due stati.
Fabrizio Pace