Il centenario della nascita di Aldo Moro ha riacceso l’attenzione sullo statista assassinato nel 1978 dalle Brigate Rosse. Molto, moltissimo si è scritto sul suo sequestro. Per questo, come scrive Michele Dau, “Una spessa coltre di silenzio, di progressivo oblio, si è stesa sulla figura di Aldo Moro, sul suo pensiero e sulla sua azione politica”. In realtà: Aldo Moro è ancora da approfondire e comprendere. Basta leggere l’articolo di Mario Caligiuri su Formiche.net Aldo Moro e l. Perciò è utile studiare il volume curato da Michele Dau Aldo Moro Governare per l’uomo (www.castelvecchieditore.com, pp. 330, € 22,00): un’ampia raccolta di scritti di Aldo Moro, dal 1944 al 1978. Sono articoli, relazioni congressuali, interventi pubblici. Tanti i temi trattati; in particolare: i giovani, la scuola, l’università. Fu Moro, come Ministro della Pubblica Istruzione nel 1958, a introdurre l’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica nelle scuole medie e superiori. Moro capace di ascoltare e capire. Consapevole dei problemi dell’Italia e della complessità della società italiana. Ma è il titolo che nella sua semplicità colpisce immediatamente. Quando non si governa per l’uomo si imbocca una deriva pericolosa. Trasformando la politica in mera gestione quotidiana del potere: fatta di scelte personalistiche e di piccolo cabotaggio. Perché come scrive Aldo Moro “Governare significa fare tante singole cose importanti e attese ma nel profondo vuol dire promuovere una nuova condizione umana”.
Tonino Nocera