Il Pronto Soccorso è malato. Manuale di sopravvivenza per operatori e utenti di Daniele Giovanardi (pp. 128 € 12,00 edito da Arte e Stampa www.edizioniartestampa.it.) è un viaggio attraverso il Pronto Soccorso. Spesso troppo affollato: come ricorda nella prefazione Girolamo Sirchia. Protagonisti sono i cittadini e i loro problemi; i medici e gli infermieri che tentano di rispondere a questa grande richiesta di assistenza. Un libro scritto con garbo e ironia. Dalla lettura traspaiono una profonda umanità e un’infinita passione per il proprio lavoro. Emergono anche le difficoltà della Sanità tra pastoie burocratiche e condizionamenti politici. Rese ancora più evidenti dal confronto con analoghe realtà straniere: il mondo anglosassone (l’autore illustra alcune soluzioni chiare e pragmatiche) o il Rambam Medical Center di Haifa. Il legame di Giovanardi con Israele è antico: risale alle Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972, dove partecipò come componente della squadra di atletica leggera. Fu Marcello Fiasconaro a informarlo del sequestro degli atleti israeliani. C’è spazio anche per il giallo: l’assassinio irrisolto del prof. Montanari accaduto a Modena nel Gennaio 1981. Giovanardi ricorda i colleghi morti (alcuni suicidi): mai dimenticati perché nelle lunghe notti e nei momenti duri si creano legami che il tempo non spezza. Leggendo questo libro si tocca con mano l’abissale differenza tra pratica e teoria. Una cosa sono le linee guida; gli schemi; i prospetti; i piani stilati a tavolino. Ben altro è la quotidianità in ospedale; dove irrompe un elemento essenziale della vita: l’imprevisto.
Tonino Nocera