Roma 22/09/2016 17:40 – Inaugurata qualche ora fa la conferenza del “Fertility day”, la tanto criticata e ironizzata manifestazione voluta dal Ministro della Salute Lorenzin. Dopo settimane di battute ironiche, proteste vere e proprie, parla il Ministro Lorenzin, la quale afferma “Nel Fertility Day parliamo di salute, poi c’è l’aspetto politico e nella politica ci sono le strumentalizzazioni, e mi sa che c’è un sacco di gente che aspira a fare il ministro della Salute: va benissimo, ma io intanto mi occupo di cose vere”(Ansa.it). Questo un piccolo sunto sulle repliche del Ministro in merito alle polemiche ed agli errori commessi proprio dal suo ministero, vedi l’ultimo volantino ritenuto a sfondo razzista e subito ritirato e costato, per quello che ci riferisce l’Ansa, il posto al direttore generale per la comunicazione del ministero. Da stamattina fuori il centro congressi in cui si stanno svolgendo i lavori, è stata “messa in scena” una protesta col nome di Fertility Fake. Il nome stesso dà l’idea del tenore della protesta, basata sul fatto della mancanza di diritti, welfare, diritto allo studio, ambiente sano e adozioni per le coppie omosessuali, e dove i manifestanti chiedono le dimissioni del ministro stesso. Impazza,, fra i manifestanti l’hashtag #sonoin attesa…. seguito dall’argomento di un ambiente sano’, ‘di asili nido nelle università…. etc etc etc. Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, commenta come le polemiche non debbano distogliere dal problema e dall’emergenza denatalità in Italia e che non si debba oscurare il significato di questa iniziativa. Di certo però quando si parla di denatalità bisognerebbe veramente osservare come nel nostro paese tagli dopo tagli, il welfare che dovrebbe tutelare la famiglia, sopratutto le donne dalla gravidanza in poi, sia effettivamente carente o del tutto deficitario.