Sogas, il Consigliere delegato Francesco Gangemi: «Posizione del Comune cristallina, chi ha sbagliato adesso paghi»

SogasREGGIO CALABRIA – «Azione di responsabilità immediata nei confronti degli amministratori della Sogas che negli anni hanno prodotto danni incalcolabili allo scalo reggino. Chi ha sbagliato, è giusto che adesso paghi». E’ la richiesta avanzata dal Comune di Reggio Calabria attraverso il consigliere delegato alle Società comunali Francesco Gangemi al termine della riunione di ieri del Consiglio d’Amministrazione di Sogas, Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto. «Già in occasione della scorsa Assemblea dei Soci – ha spiega Gangemi – il nostro Comune ha ribadito per iscritto la richiesta di attivare l’azione di responsabilità nei confronti degli Amministratori Sogas che si sono succeduti negli anni. Una richiesta che il Comune, unico Ente tra i soci della Società di Gestione, ha avanzato formalmente già da diversi mesi a questa parte, cosi come fatto per tutte le altre Società in cui il Comune detiene o deteneva una partecipazione».  «Ciò che sta avvenendo nelle ultime ore – ha aggiunto Gangemi – è davvero grave e supera ogni più nefasta previsione sull’epilogo della triste parabola vissuta dalla Sogas negli ultimi anni. La fine di Sogas appare oggi quasi come una naturale conseguenza della gestione dissennata che la Società ha vissuto parecchi anni a questa parte. Ciò che più stupisce è che oggi, coloro i quali hanno tenuto in mano per anni le leve di comando della Società, tentino maldestramente di addossare al Comune una qualche responsabilità, anche recondita, di quanto sta avvenendo in queste ore. Ricordiamo tutti le dichiarazioni trionfanti, con tanto di titoloni sulla stampa, quando fino a pochi mesi fa c’era chi decantava la gestione di Sogas, dipingendola come modello virtuoso in grado di sostenere le sfide di sviluppo richieste dal territorio. Che fine hanno fatto oggi quelle voci?». «La verità è presto detta – ha aggiunto il Consigliere delegato – il comune di Reggio Calabria è l’unico Ente ad aver portato all’Assemblea dei Soci un documento scritto, prodotto dalla Giunta Comunale, sulla scorta di quanto già deliberato a giugno in sede di approvazione del bilancio previsionale, quando l’Amministrazione Falcomatà aveva preventivamente stanziato le somme per la ripiano delle perdite all’epoca comunicate da Sogas. Tuttavia, alla luce del nuovo bilancio presentato dalla Società di Gestione dell’Aeroporto, in data 29 luglio, è stato chiesto a tutti gli Enti soci, Comune compreso, di riacquistare le azioni al fine di ricostituire il capitale sociale. Richiesta sulla quale l’Amministrazione comunale ha espresso per iscritto, attraverso un impegno formale assunto dalla Giunta, la sua disponibilità ad avviare questo percorso, demandando al Consiglio comunale, unico organo competente in materia di variazioni di bilancio e di ricostituzione di capitale sociale, di assumere la decisione formale dopo attenta valutazione per come prescritto dalla normativa di riferimento». «Nessun ente – ha aggiunto Gangemi – ha in sostanza compiuto gli adempimenti richiesti dalla legge per evitare la messa in liquidazione della Società. Anzi la posizione espressa dal Comune di Reggio Calabria, che detiene appena il 4,67% delle quote di Sogas, risulta la più chiara e cristallina, rispondente alle esigenze venute fuori dalle diverse assemblee della Società. Un atteggiamento responsabile, dovuto anche alla volontà dell’Amministrazione di tutelare i livelli occupazionali, unici a non aver colpa di questa assurda situazione che si è venuta a creare». «Sulla posizione di Sogas speriamo che la magistratura tiri fuori al più presto tutte le responsabilità pendenti – ha concluso Gangemi – ma guardando al futuro più prossimo dello scalo, è bene chiarire che il destino di Sogas non può essere confuso con il futuro dell’Aeroporto dello Stretto. Siamo in costanza di un nuovo bando dal quale siamo certi che possa venir fuori una soluzione positiva sul futuro dell’Aereoporto, che ponga basi solide per un rilancio serio e valido dal punto di vista mangeriale dello scalo reggino, tutelando il più possibile i livelli occupazionali e soprattutto mantenendo quella funzione sociale fondamentale che questa infrastruttura rappresenta per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e per l’area dello Stretto».

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