I 291 migranti a bordo di 3 natanti alla deriva sono stati soccorsi in mare dalla nave “TOPAZ RESPONDER”, che una volta soccorsi si è diretta alla volta del porto di Pozzallo dove arrivata nella giornata di ieri sono stati fatti sbarcare e dopo le prime cure gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno concluso le indagini in ordine al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini della Polizia iniziate subito dopo l’approdo hanno permesso di identificare altri 4 scafisti. Purtroppo ancora una volta si registra la presenza di un minore come scafista di uno dei tanti gommoni che ormai partono sempre più frequentemente dalle coste libiche. Anche questa volta il minore, così come gli altri scafisti, si è arruolato tra le fila dei libici al fine di condurre il gommone per non pagare il viaggio oppure per percepire poche centinaia di dollari. I testimoni anche questa volta hanno permesso di identificare gli scafisti dopo una lunga ed estenuante attività d’indagine, questa volta molto lunga e dispendiosa a seguito delle difficoltà nel reperire testimoni attendibili e pronti a collaborare con la Polizia. Dalle indagini ancora una volta è emerso che i libici stanno partendo alle volte delle coste italiane ed utilizzano, a differenza degli altri migranti, piccole imbarcazioni in legno con massimo 30 persone a bordo. L’arresto di oggi è uno dei primi in assoluto di cittadini libici per quanto concerne gli approdi e gli sbarchi di migranti sulle coste ragusane. Gli scafisti fermati sono stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica in quanto autori del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea.
Ragusa, sbarcati al porto di Pozzallo 291 migranti tra loro 4 scafisti, uno minorenne
15/09/2016 – fonte — http://questure.poliziadistato.it/Ragusa