Le analisi suppletive eseguite sui campioni di acqua prelevati a Gioia Tauro, nei punti che la scorsa settimana avevano dato delle “non conformità”, continuano a non rientrare nei limiti imposti dalla normativa. E’ quanto afferma il Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal che proprio oggi ha comunicato, come da procedura, al primo cittadino gioiese ed al ministero della Salute, nonché alla Regione Calabria, che i campionamenti suppletivi di acqua di mare prelevati in data 8 agosto scorso, presso i punti di prelievo denominati “Pontile N” e “Pontile S”, hanno dato esiti sfavorevoli con valori superiori a quelli imposti dalla normativa vigente per i parametri di Escherichia Coli (valore limite 500) ed Enterococchi intestinali (valore limite 200). Al Pontile N, il valore di Escherichia Coli è maggiore di 35000, ed anche gli Enterococchi intestinali sono maggiori di 35000. Al Pontile S, il valore di Escherichia Coli è 4850, mentre gli Enterococchi intestinali sono 1850. “Si avvisa – comunica il Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria – che non verranno eseguiti ulteriori campionamenti al di fuori di quelli previsti dal calendario di monitoraggio, salvo diversa comunicazione da parte di codesto Comune, in merito alle azioni intraprese per la rimozione delle cause di inquinamento. Si chiede altresì di voler comunicare alla scrivente Agenzia le misure di gestione intraprese ai sensi dell’art. 5 comma b del D.Lgs. n. 116/08 (ordinanze sindacali di divieto temporaneo alla balneazione per il tratto non conforme).
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