A conclusione di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nella tarda serata di martedì 06 settembre u.s., la locale Squadra Mobile ha tratto in arresto in flagranza di reato C.D., reggino, classe ’73, per evasione dal regime degli arresti domiciliari: all’uomo viene contestato di essersi arbitrariamente allontanato dalla propria abitazione la sera del 05 settembre intorno alle ore 21:15 Nell’ambito delle attività investigative avviate nell’immediatezza di un grave episodio delittuoso – posto in essere in pregiudizio di tre donne, residenti in via XXV aprile di Reggio Calabria, da un individuo che la sera del 5 settembre ha esploso 9 colpi di pistola contro il portone della loro abitazione, ferendo lievemente una ragazza di 14 anni – sono state acquisite numerose immagini dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona in cui si è verificato l’evento. Dai filmati visionati dagli agenti della Squadra Mobile, è stato possibile notare C. D. nelle immediate vicinanze dell’abitazione di via XXV aprile colpita dai proiettili, il quale, riconosciuto dagli investigatori per i suoi numerosi precedenti giudiziari e/o di polizia, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, non aveva alcun valido motivo né autorizzazione per trovarsi proprio in quel luogo ed a quell’ora. C.D. è stato quindi tratto in arresto per evasione – fuori dalla flagranza del reato, come previsto per legge – e tradotto presso la Casa Circondariale di Arghillà a disposizione della A.G. Procedente. In data odierna all’esito del giudizio, , il G.I.P. ha convalidato l’arresto operato dagli investigatori della Squadra Mobile ed ha applicato all’uomo la misura della custodia cautelare in carcere.
Reggio Calabria, 07.09.2016