La scorsa nottata nel cuore di Melicucco (RC) in una palazzina della centralissima via Gramsci – dove al primo piano è sita anche una nota barberia – i Carabinieri della locale Stazione coadiuvati da quelli della Stazione di Feroleto della Chiesa e della Compagnia Speciale del GOC di Vibo Valentia hanno rinvenuto l’ennesima fabbrica di droga, anche questa ingegnosissima e frutto di evidenti “studi” da parte di coloro che l’hanno realizzata; il forte ed agre odore della marijuana essiccata veniva infatti incanalata – tramite dei sistemi di areazione – in un reticolato sofisticatissimo di tubi in PVC che espellevano l’aria “maleodorante” nei pressi di un tetto adiacente all’edificio di interesse. Particolarmente significativo il resoconto di quanto rinvenuto a seguito dell’operazione:
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Kg. 2,5 circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana già confezionata in nr. 05 (cinque) involucri di plastica termo-sigillata da mezzo kg. ciascuno e materiale vario per il confezionamento con annessa bilancia elettronica di precisione e macchina per il sottovuoto;
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Kg. 10 circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana già essiccata e pronta per essere suddivisa;
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Euro 1.000,00 in banconote di vario taglio, ricavo dell’attività di spaccio;
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nr. 183 cartucce, di cui nr. 177 cal. 20 e nr. 06 cal. 12.
Il laboratorio alimentato, inoltre, in maniera illecita tramite by-pass al contatore (tramite cui veniva rubata la corrente elettrica) è stato posto sotto sequestro con tutte le lampade alogene ed i temporizzatori che servivano a far crescere rigogliose le piante.
I soggetti tratti in arresto, preposti alla gestione della lucrosa attività, dovranno rispondere dei reati di concorso in produzione, detenzione e spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente:
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V.A. da Polistena (RC), già noto alle FF.OO., che dovrà rispondere anche dei reati di furto di energia elettrica e detenzione abusiva di munizionamento;
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V.F da Cinquefrondi (RC), figlio di Antonio;
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N.G. da Taurianova (RC).
Al termine delle incombenze il V.A. è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi in regime di custodia cautelare in carcere mentre gli altri due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
comunicato stampa – Carabinieri