Il degrado delle fontane pubbliche è ormai sotto gli occhi di tutti. La documentazione fotografica testimonia la desolante situazione in cui versano molte delle fontane reggine. Alcune risultano a secco ormai da anni, altre prive delle manopole, altre ancora ricoperte da muschi. Il mio è un appello che nasce dall’osservazione della realtà. Le fontane pubbliche svolgono da sempre una triplice finalità: funzionale, decorativa e sociale. Indispensabili per i turisti, le fontane sono fra i biglietti da visita della città, divenendo cartoline e refrigerio per gli uccelli. La mancanza di manutenzione, ha il sapore dell’ abbandono. Molte fontane, apparentemente intatte, risultano chiuse sul lungomare. Il pensiero non può non andare alla centralissima fontana che, posta in Piazza del Carmine e’ il frutto di un referendum e lasciarla in stato di abbandono reca in se un inaccettabile disprezzo della volontà popolare. Allarmante appare, poi, la gestione della centralissima piazza Orange, ristrutturata ed abbellita qualche anno addietro, sì da divenire elegante luogo di incontro e svago, l’acqua della fontana scorreva a tempo di musica al pari delle piazze più famose del mondo, oggi si presenta tristemente silenziosa e trasformata in mercato a cielo aperto, al pari di un qualunque, disordinato bazar di periferia. Che dire della negata vitalità alla meravigliosa fontana luminosa del tapis roulant? Oggi in stato di abbondono, solo ieri simbolo della città. Percorrendo le periferie si scopre che molte, mancando le manopole sono costantemente in funzione sprecando da mesi acqua potabile! Spreco di risorse, spreco di denaro pubblico, in barba ai buoni propositi. Strano osservare che tra tante prestigiose fontane di cui il Comune non si cura, l’unica funzionante sia quella di Piazzale della Libertà, quasi a dimostrazione che nell’unica opera portata a termine da questa Amministrazione, lo zampillo c’è. Ci piacerebbe che dopo la doverosa presenza ad eventi istituzionali ed inaugurazioni si pensi a dare una dignitosa, nuova vita alle fontane affinché tornino ad assolvere alla loro triplice finalità. Una caratteristica che mi contraddistingue è il non demordere dai miei propositi; l’assessore preposto al decoro urbano ha qualcosa da farsi perdonare sul piano delle idee e della sensibilità, posto che senza grandi esborsi per l’Amministrazione, intervenendo sulle nostre fontane si valorizzerebbe l’aspetto urbano e renderebbe più accogliente la città, conferendole prestigio e visibilità.
Anna Serra