Reggio Calabria, sbarco di 323 migranti del 23 agosto: la Polizia sottopone a fermo scafista somalo

Polizia di StatoA conclusione di serrate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nella giornata di venerdì 23 agosto u.s., la locale Squadra Mobile ha sottoposto, d’iniziativa, a fermo di indiziato di delitto un cittadino extracomunitario di origine yemenita ma di nazionalità somala, gravemente indiziato di essere stato al comando dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano i cittadini extracomunitari sbarcati al porto di Reggio Calabria nella mattinata del 23 agosto, dopo essere stati soccorsi in mare in data 21 agosto 2016, da Unità della Marina Militare Inglese. Al migrante fermato, OSMAN ISAID Mahad, nato in Yemen (cl. ’78), la Direzione Distrettuale Antimafia ha contestato i delitti di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, essendosi associato con altri allo stato non identificati, al fine di commettere una serie indeterminata di delitti volti a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato Italiano (art. 12, commi 1, 3 lett. a), b) e d), 3 bis e 3 ter del D.lgs. n. 286 del 1998), avvalendosi a tal uopo di mezzi di trasporto terreste e navale, con ripartizione di ruoli e compiti, allo scopo di:

  • reclutare soggetti interessati ad entrare illegalmente, via mare, in Italia, dietro pagamento di somme di denaro (corrispettivo del prezzo del viaggio);

  • organizzare ed eseguire, unitamente ad altri soggetti, in tutte le fasi, il successivo trasferimento verso l’Italia, attraverso una rete di uomini e mezzi di trasporto terrestri, per raggiungere le località di partenza (nord-africane) e navali, per effettuare la traversata del Mediterraneo verso le coste italiane;

  • assumere – il soggetto straniero sottoposto a fermo di indiziato di delitto – il ruolo di scafista e/o dell’imbarcazione utilizzata per il trasferimento in Italia degli immigrati clandestini.

Al fermato è stato altresì contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (artt. 110 c.p. e 12 co. 3 lett. a, b, c e d, co. 3 bis e 3 ter D. Lgs. 286/1998) perché, in concorso con altri soggetti allo stato non identificati, conduceva dalle coste libiche verso il territorio dello Stato italiano un’imbarcazionea bordo del quale viaggiavano i migranti giunti al porto di Reggio Calabria in occasione dello sbarco predetto, procurando in tal modo l’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, privi di cittadinanza italiana e di titolo per risiedere permanentemente sul territorio nazionale. Con le aggravanti, per OSMAN ISAID Mahad, di aver consentito l’ingresso in Italia di più di cinque persone, di aver esposto le persone trasportate a pericolo per la vita o per l’incolumità, di aver sottoposto le persone a trattamento inumano o degradante e di aver commesso il fatto allo scopo di trarre profitto, anche indiretto. Nello specifico, dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori della Squadra Mobile è emerso che i migranti che erano a bordo dell’imbarcazione di soccorso, un barcone in legno, dopo aver pagato una somma di denaro, pari a circa 4000 dollari americani, agli organizzatori del viaggio, sono partiti dalla Libia, circa 2 giorni prima di essere soccorsi, con insufficienti scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie. In data 26.08.2016, il fermo è stato convalidato dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, che ha disposto, nei confronti di OSMAN ISAID Mahad, la misura cautelare della custodia in carcere.

comunicato stampa  – Questura di Reggio Calabria

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