Si sono registrate oltre 60 scosse di assestamento nella zona dell’Italia centrale colpita dal sisma di ieri che ha distrutto interi paesini. La più forte ha fatto fermare il sismografo a 4.5 all’e 5.15 con epicentro tra Accumoli e Arquata ma per il resto sono state tutte intorno ai 2 gradi. Come era prevedibile le attività dei soccorritori sono proseguite per tutta la notte senza sosta ma purtroppo si riducono le possibilità di trovare superstiti ogni ora di più . In base ai dati ufficiali forniti dalle prefetture e aggiornati a questa mattina le vittime accertate sono 247. La maggior parte dei morti 190, nella provincia di Rieti e 57 in Provincia di Ascoli Piceno, soprattutto nel comune di Arquata del Tronto. Non si riesce a dare una stima precisa delle persone che mancano all’appello perchè in questi periodi dell’anno quei paesini aumentano la loro popolazione sia per il turismo che per coloro che rientrano a trovare le famiglie. Al momento sono 1.500 solo nelle Marche, le persone rimaste senza casa, in quanto distrutta o inagibile, devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. Per fronteggiare questa prima fase il governo dichiarerà in consiglio dei ministri lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto.