Lazio/Marche 24/08/2016 11:00 – Dopo le forti scosse di questa mattina che hanno devastato, radendo al suolo parte dei centri medioevali di Amatrice, Accumuli (Rieti) e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) i mezzi di soccorso e la macchina della protezione civile si sono messi in moto. Fino ad ora il sito Ansa.it afferma che i morti accertati dovuti al sisma sarebbero 21. Purtroppo il numero è destinato a crescere perchè molte sono le persone imprigionate sotto le macerie. La scossa più forte è stata la prima , quella dell 3:36 con epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Ora la protezione civile chiede tramite i comunicati radio e televisivi di lasciare libera la Salaria, di non percorrerla e di non mettersi in viaggio, se possibile, verso i centri del disastro, in modo tale da non intralciare i mezzi di soccorso. Il sindaco di Amatrice, descrive il centro abitato come per metà letteralmente scomparso, l’ospedale è inagibile. I feriti vengono trasportati in ambulanza alla vicina Rieti, mentre i pazienti dell’ospedale nei vicini nosocomi agibili. Danni a ponti e strade, a 10 km da Amatrice si possono già osservare case danneggiate da crepe e cedimenti di intonaci. Spostandoci ad Accumoli la situazione non cambia, due escavatori si alternano nella ricerca aiutati da volontari che scavano a mani nude. Un uomo di 65 anni è stato estratto vivo dalle macerie della sua abitazione. Le prime ore sono le più importanti per riuscire a salvare il più possibile, la gente intrappolata sotto i resti delle abitazioni. Il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio ha aragonato il sisma di queste ore a quello di l’Aquila, ma anche se con uno scenario diverso. L’ultima notizia è che una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma.