22.08.2016 – Il cinema internazionale d’autore sbarca a Gioia Tauro per la prima edizione del Gioia Film Fest, la rassegna organizzata dall’associazione Gioia 3.0 insieme alla Stayblack production, con il patrocinio del comune di Gioia Tauro. Ad allestire il cartellone artistico è stato il regista Jonas Carpignano. L’artista italo americano vive ormai da diversi anni a Gioia Tauro dove ha girato due cortometraggi, il film Mediterranea e dove ha terminato da qualche settimana le riprese del suo ultimo lavoro.Da domani sera il centro storico della città del porto si trasformerà in un piccolo cinema all’aperto e ospiterà gli appassionati del settore che assisteranno alla proiezione dei 5 film in programma, e agli incontri con i registi.I primi quattro film saranno preceduti da un aperitivo alle 20 sulla terrazza di Palazzo Baldari dove sarà possibile chiacchierare con gli ospiti ammirando il tramonto.Il primo film in programma martedì 23 agosto alle 21.15 è Contemporary color, il pluripremiato documentario sugli sbandieratori a cui ha partecipato anche David Byrne dei Talking Heads. Al termine del film ci sarà un dibattito con il co – regista Bill Ross.L’ospite della seconda serata, mercoledì 24 sarà Crystal Moselle con “the wofpack”, il film che racconta la storia di sei fratelli segregati per anni in un appartamento di New York e imparano tutto quello che sanno dai film.Giovedì 25 sarà protagonista la musica con la proiezione di “Ny export: Opus Jazz” il film diretto da Jody Lee Lipes e girato insieme ai danzatori del New York City Ballet che ripropone in chiave moderna il famoso “ballet in sneakers” del 1958 di Jerome Robbins. Anche Jody Lee Lipes come tutti gli altri ospiti al termine del film si confronterà con il pubblico.Venerdì 26 verrà proiettato “La prima luce” di Vincenzo Marra, un thriller internazionale su un padre che lotta per ottenere l’affidamento del figlio. Il film è stato girato in Puglia e in Cile. L’ospite della serata sarà il direttore della fotografia Maura Morales Bergman.Gioia Film Fest si concluderà con la proiezione di “Heaven knows what”, con al centro una coppia vagabonda di New York che prova a combattere la dipendenza dall’eroina attraverso una storia d’amore maniacale. Il protagonista del dibattito finale sarà il produttore Oscar Boyson.Per interviste ai registi o per avere altre informazioni
contattare Lucio Rodinò al 347.14.00.268, oppure alla mail luciorodino@gmail.com