Da tempo le agenzie di sicurezza indiane andavano sostenendo che avevano trasformato l’aeroporto Indira Gandhi di New Delhi in una fortezza. Ma Domenica, in una delle principali violazioni delle regole di sicurezza, un cittadino italiano si sarebbe riuscito a intrufolare nel terminal internazionale con un biglietto falso.
La sicurezza interna ha notato l’uomo che si aggirava nel terminal T3 senza documenti. A seguito di verifiche, l’uomo è stato consegnato alla polizia di Delhi.
La polizia ha detto che l’uomo ha rivelato che si era nascosto per accompagnare la propria ragazza. L’uomo, il cui nome è apparso sul “Times of India” online, sarebbe quindi entrato nel terminale con la sua fidanzata. “E’ stato avvistato da personale di sicurezza che poi si era avvicinato a lui e ha chiesto le generalità. Si è scoperto che era entrato il terminale con un biglietto di Aeroflot.
I funzionari della linea aerea russa sono stati contattati e hanno dichiarato che il biglietto di Volpata era falso”, ha detto un ufficiale di polizia.
La circostanza che colpisce è che nel corso del 2016 circa 35 casi di persone sono riuscite ad entrare nell’aeroporto internazionale della capitale indiana con biglietti artefatti.
E poi ci lamentiamo dei clandestini che arrivano in Italia, ribatte Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quando la notizia apparsa in India fa pensare che anche i nostri connazionali non se la passino meglio se sono disposti a rischiare il tutto per tutto, sfidando la sicurezza di un aeroporto tra i più importanti al mondo.
c.s. – Giovanni D’Agata