Il PIL rimane al “palo” mentre il debito pubblico corre

Tasse

Roma 12/08/2016 14:00 – Periodo di percentuali e di conteggi sulla produttività o meno del nostro paese. Purtroppo i conti non sorridono alla nostra economia. L’ISTAT ha reso noto oggi le percentuali variabili del secondo trimestre 2016 sul nostro PIL. I dati parlano chiaro, purtroppo il nostro PIL sembra rimanere “fermo al palo”,  il prodotto interno lordo italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2015. Questo dato è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione in quello dell’industria. Dal lato della domanda, vi è un lieve contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), compensato da un apporto positivo della componente estera netta (Ansa.it). Di contro se siamo difronte ad un’economia che praticamente arranca, la nostra spesa pubblica continua a correre. Fino ad ora tutte le varie riforme e le tanto sventagliate Spending Review diciamo che hanno avuto effetti pari allo zero, per non parlare delle riforme delle pensioni etc etc etc. Infatti la Banca d’Italia, o Bankitalia come viene chiamata ora, rende noto che a Giugno 2016 il debito pubblico ha raggiunto l’ennesimo record negativo, il debito delle amministrazioni pubbliche si è attestato a 2.248,8 miliardi, in aumento di 70 mld rispetto a maggio. Nei primi 6 mesi il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 77,2 mld. L’incremento riflette il fabbisogno (24,8 mld) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (56,8 mld). Gli effetti dell’ emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio euro hanno ridotto il debito per 4,4 mld.

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About the Author: Carlo Viscardi