Le famiglie hanno aumentato la spesa per rafforzare il “perimetro” di casa. Attenzione però alla privacy
Un termometro del senso di sicurezza dei cittadini di fronte alla criminalità è l’aumento delle vendite di telecamere di sorveglianza. Molte persone, hanno deciso, soprattutto in estate, di dotarsi di questi apparecchi nelle proprie abitazioni, ma anche nei propri piccoli e grandi negozi commerciali. Colpa della crisi, una piaga sociale che sta affliggendo sempre più famiglie italiane, che si trovano costrette a dover affrontare anche le ulteriori spiacevoli conseguenze che questa situazione di disagio sta creando. Una di queste conseguenze è l’aumento dei furti nelle abitazioni. Infatti negli ultimi tempi c’è stato un vertiginoso aumento di episodi che riguardano le intrusioni negli appartamenti, un fenomeno negativo che riguarda tutte le città italiane. L’aumento di intrusioni negli appartamenti comporta un aumento della paura delle famiglie italiane che vedono minata la sicurezza delle proprie mura domestiche. La soluzione più pratica che si possa adottare è l’installazione di un sistema di videosorveglianza nella propria abitazione, per poter stare tranquilli e riparati, considerando anche che la presenza di un sistema antifurto di questo genere in un’abitazione la rende meno appetibile ad un malintenzionato, che tende a desistere dall’intenzione di introdursi nella casa. Ora, infatti, è possibile tenere d’occhio la propria casa anche tramite il proprio smartphone o tablet per poter essere tranquilli anche quando si è fuori e in casa non si trova nessuno. Però si sono riscontrati problemi nella loro installazione osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Spesso non vengono configurati in maniera corretta e la conseguenza più rischiosa è che le immagini riprese possano essere facilmente visibili anche via Internet. Non è così impossibile spiare quanto avviene in una casa o vedere quali siano gli avventori di un negozietto di paese. Un segmento di mercato particolarmente dinamico poichè caratterizzato dal passaggio dagli impianti analogici a quelli digitali, spesso importati da altri Paesi che suggerisce di proteggere sempre questi dispositivi con l’uso di password.
c.s. – Giovanni D’Agata