La titolare della struttura fatiscente è stata denunciata e gli animali sono stati restituiti ai proprietari
A seguito di una segnalazione pervenuta agli uomini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale del Corpo forestale dello Stato di Lodi si è proceduto alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di una persona per il reato di maltrattamento animale e al sequestro di un’area all’interno di una cascina del Lodigiano, adibita a pensione abusiva per cani. All’interno della struttura, in assenza delle previste autorizzazioni di legge, stabulavano 27 esemplari di cani, di cui 10 di proprietà dell’indagata e 17 di proprietà di privati che, dietro pagamento di una somma giornaliera, lasciavano i loro animali alle “cure” dei titolari dell’attività. L’area di ricovero, di circa 150 metri quadri, risultava suddivisa in 12 box di varie metrature, di cui solo 3 rispondevano ai requisiti per detenere cani.
Gli altri box risultavano ricavati da ricoveri per suini in disuso con notevoli criticità di carattere strutturale e in recinzioni costituite da materiali di recupero quali reti elettrosaldate, tavolame ed altri materiali, che presentavano, inoltre, diversi corpi contundenti caratterizzanti pericolo per la salute degli animali stessi. Inoltre la struttura si presentava sporca e carente da un punto di vista igienico. All’interno di un altro locale della cascina adibito al ricovero di automezzi sono stati rinvenuti altri 3 esemplari chiusi in gabbie di trasporto e box di superfici estremamente ridotte. Il locale si presentava buio, privo di illuminazione e di areazione e con il pavimento sconnesso.
Le condizioni generali pertanto sono risultate incompatibili con la natura degli animali. I cani sono stati restituiti ai legittimi proprietari e solo tre non sono stati rintracciati, ma sono stati sistemati in spazi idonei. Inoltre si è proceduto al sequestro dell’intera struttura ove gli animali erano ricoverati anche al fine di impedire la protrazione dell’attività svolta in assenza di autorizzazione. I cani di proprietà dell’indagata – facenti parte di una allevamento amatoriale di labrador – sono stati lasciati nella disponibilità dello stesso, seppur con talune prescrizioni volte a garantire una corretta detenzione.
comunicato stampa – fonte — http://www.corpoforestale.it