Brutte notizie dall’ISTAT per la nostra industria

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Brutte notizie per l’economia del nostro paese, o meglio conferme, arrivano dall’ultimo rapporto dell’ ISTAT riguardo le nostre industrie. Giugno 2016 registra l’ennesimo calo dello 0,4% rispetto a maggio e dell’1% rispetto al 2015. Si tratta della caduta tendenziale maggiore da gennaio 2015 (quando era stata del 2,1%). Rispetto a maggio tutti i raggruppamenti sono in flessione tranne i beni strumentali e stazionari. Snocciolando i numeri vediamo beni intermedi -1,1% ; consumo – 1,0%, energia -0,7%. I termini tendenziali vedono in Giugno un calo del 1% sia per i dati grezzi, che per quelli corretti per gli effetti di calendario (Ansa.it). Possiamo vedere, rapportato ai 365 giorni, in aumento solo i beni intermedi che salgono dello 0,8%, diminuiscono energia -2,1% , i beni di consumo -2,1% e i beni strumentali -0,3%. Si vede la maggiore crescita tendenziale nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi +2,3%, la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti +1,4% e la fabbricazioni di prodotti chimici +0,8%. Una discesa netta la vediamo nell’attività estrattiva -19,2%, nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici -7,0% e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati
 -4,8%. Quindi facendo una media possiamo vedere che l’industria ha avuto una flessione dello 0,4% contro un + 0,4% dei mesi precedenti. L’ISTAT tiene a precisare che quello del secondo trimestre 2016 è il risultato trimestrale peggiore a partire dal terzo trimestre del 2014, quando la contrazione era stata dello 0,7%. “ciliegina” sulla torta, abbiamo un segno negativo anche nel comparto auto dove dopo due anni di forte crescita segna a giugno un calo dell’1% rispetto all’anno precedente nei dati corretti per gli effetti di calendario. E’ il primo segno meno a partire da maggio 2014 (quando la flessione era stata del 3,7%) anche se la produzione del settore è comunque in crescita tendenziale dell’8,3%.

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About the Author: Carlo Viscardi