Sagamihara, Giappone. – Un ragazzo di 26 anni, di nome Satoshi Uematsu, ha compiuto una strage in un centro disabili. L’uomo, coi capelli tinti di biondo e vestito di nero, sarebbe entrato nel centro disabili armato di un coltello ed avrebbe barbaramente ucciso 19 persone e ferite altre 20. Secondo gli inquirenti, il giovane avrebbe lavorato tempo addietro nello stesso centro (ANSA.it). Alle 2,30, ora locale, la polizia ha ricevuto la telefonata allarmata di un impiegato avvertendo che nella struttura stava accadendo una cosa orribile. Dopo 2 ore il ragazzo si sarebbe consegnato alla polizia che aveva circondato l’edificio e avrebbe detto, secondo alcuni media locali, di aver compiuto l’orribile gesto con l’intenzione di ”liberare il mondo dai disabili”. Le prime immagini trasmesse dalle televisioni hanno mostrato un gran numero di ambulanze fuori del centro con un continuo andirivieni di medici e infermieri. Possiamo solo ricordare che avvenimenti del genere in Giappone sono molto rari, dato che la legislazione in fatto di detenzione di armi è molto rigida, l’ultimo tentativo di omicidio di massa possiamo trovarlo nel 2010 dove un uomo disoccupato, anch’egli armato di coltello, infierì sui passeggeri su due autobus pubblici all’esterno di una stazione ferroviaria nella Prefettura di Ibaraki, a circa 40 chilometri a nord-est di Tokyo.