La spiaggia di Sabrata, città costiera occidentale della Tripolitania, in Libia, si è riempita improvvisamente di cadaveri, secondo quanto riferito dal notiziario online di Mail. I corpi di 41 migranti sono stati rinvenuti sabato da volontari. «Non è chiaro, quando queste persone siano annegate, ma la maggior parte dei cadaveri presenta segni di decomposizione avanzata che farebbero pensare che le morti potrebbero risalire a cinque o sei giorni fa. Un fonte locale ha riferito che i corpi sono stati trasferiti in un centro di medicina legale per il prelievo del DNA e poi saranno sepolti. La stessa fonte ha specificato che si tratta di in un numero di corpi “eccezionalmente alto”. Numeri che ci fanno comprendere la gravità dell’ennesima strage che non si ferma, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. “Anche se oggi il Mediterraneo è un mare di morte, non si ferma la vita!”.
c.s. – Giovanni D’Agata