Per il FMI L’accumulazione di debiti fiscali è allarmante, e viene rilevato dagli esperti di Washington nel loro rapporto sul sistema fiscale italiano. Il rapporto suggerisce di affrontare urgentemente i problemi strutturali, dovuti al debole sistema di dichiarazioni Iva e nella duplicazione o suddivisione delle revisioni e delle indagini fiscali, attribuite a diversi soggetti. Secondo il Ministro dell’economia Padoan il mancato versamento dell’Iva, il cosidetto “Tax Gap”, è ancora molto alto, secondo diverse stime è intorno al 30%”, contro una media Ue del 15,2%. Juan Toro, funzionario Fmi, suggerisce di cambiare il sistema di riscossione, “bisogna passare a un sistema di riscossione mensile che è la normalità per la grande maggioranza degli Stati con cui lavoriamo, mentre l’Italia si pone come eccezione, credo a livello mondiale” (Tgcom24). Una visione simile ma più “reale” arriva dall’OCSE, il quale vede l’Italia come un Paese dove le tasse sono alte, con un rapporto relativamente alto e stabile tra tasse e Pil ma allo stesso tempo, i livelli di rispetto delle norme sulle tasse sono bassi. La situazione viene definita paradossale da Pascal Saint Amans, funzionario dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, dove le tasse sono alte, ma il rispetto delle norme è molto basso, soprattutto sull’Iva.