La Polizia di Stato di Ancona ha concluso una indagine nei confronti di un 41enne, residente appena fuori Ancona, di giorno irreprensibile impiegato di banca ma che appena tornava a casa si trasformava in un perfetto prototipo del marito maltrattante: percosse, sputi, offese irripetibili alla moglie per motivi anche futili. Bastava, stando alla circostanziata denuncia della (oramai ex) moglie, un goccia di troppo di aceto nell’ insalata per dare la stura a liti furibonde, anche davanti ai due figli minori della coppia. La donna, una 37enne anconetana, i primi tempi ha cercato di tenere in vita il matrimonio, specie nell’ interesse dei figli, illudendosi di poter piano piano indurre il marito a più miti consigli; ma i toni concilianti della donna si erano sempre scontrati con l’ irriducibile temperamento litigioso dell’ uomo, che a volte (in qualche sprazzo di resipiscenza) si scusava con la moglie per i suoi modi, autogiustificandosi imputando i suoi inurbani atteggiamenti allo stress accumulato sul luogo di lavoro. Lo scorso mese di giugno la donna, al culmine della ennesima aggressione verbale, condita da pesanti ingiurie che facevano riferimento ad una sua presunta immoralità, ha deciso di sporgere denuncia in Questura, avviando anche l’ iter per la separazione. La Sezione specializzata nel contrasto ai reati contro la persona della Squadra Mobile, al termine degli accertamenti ha trovato riscontro a quanto messo per iscritto dalla donna, denunciando l’ uomo per i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati, minacce percosse ed ingiurie.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Ancona