Applausi e complimenti per la seconda edizione del laboratorio di “Filmmaking”. Ieri sera in una gremita Piazza Italia, FilmmakingLab 2016 chiude con il cortometraggio “Cosa vedi”. Dieci professionisti, dieci talenti, dieci registi, dieci teste con idee e sogni diversi, sono riusciti in due settimane, a scrivere, girare e montare una storia sull’identità che ha toccato il cuore dei reggini. Il laboratorio di cinema organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con “Reggio Cinema” , “Comevoi” e la supervisione del regista Fabio Mollo, ha portato anche quest’anno, esperti del settore che, insieme ai filmmakers provenienti da tutta Italia e uno dall’Irlanda, hanno fatto sognare Reggio Calabria con una storia sull’identità. Le scene del corto, girate tra Cittanova e Reggio, sono state proiettate in un cinema all’aperto creato per l’occasione nella suggestiva Piazza Italia grazie alla sinergia tra Libero Cinema in Libera Terra e Cinemovel. Tra la gente, emozionati e anche molto stanchi, i giovani registi hanno guardato il corto incentrato sul tema delle identità considerate ancoraggi saldi e irrinunciabili ma che non devono diventare trappole per catturare e dividere i popoli. Il rimedio è nel dialogo perchè attraverso il dialogo, identità diverse imparano a conoscersi e a rispettarsi reciprocamente sia per quel che hanno in comune sia per quello che le rende differenti. Una serata carica di emozioni con la visione del corto e con lo spettacolo dal vivo Mafia Liquida, tra cinema, fumetto e lavagna luminosa e la proiezione del film “Fiore” del regista Claudio Giovannesi reduce dei successi all’ultimo festival di Cannes, che ha raccontato una storia d’amore all’interno del carcere con i protagonisti Valerio Mastrandrea e la talentuosa Daphne Scoccia. Ospite della serata anche il regista reggino Paolo Tripodi che ha presentato “Asino vola” il suo esordio cinematografico girato interamente a Reggio Calabria.
Si dice che i sogni sono come le conchiglie che il mare ha depositato sulla riva. Bisogna raccoglierle e ascoltare la loro voce. E i dieci filmmakers, ieri sera, hanno fatto sentire all’unisono, la loro voce grazie alla caparbietà del giovane regista Fabio Mollo che, scegliendo per il secondo anno la sua città natale, ha dimostrato non solo di amare incondizionatamente la sua terra ma che, pur con molte fatiche, in questa città si può produrre, si deve fare cinema. Il cortometraggio “Cosa vedi” sarà presentato alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nello Spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo.