Presidente Eurogruppo bacchetta sistema bancario italiano

Tensione e “bacchettate” fra il  presidente dell’ Eurogruppo, Jeoren Dijsselbloem ed il nostro esecutivo, in merito alle banche in difficoltà.  il presidente dell’ Eurogruppo  in merito a ciò ha dichiarato: “L’UE non potrà aggirare le regole per aiutare le banche italiane in difficoltà a causa dei crediti deteriorati; gli investitori e gli azionisti delle banche dovranno risolvere i problemi, non deviare dalle regole in modo che i contribuenti paghino ” (Tgcom24). Continuando la sua “bacchettata” ha affermato che fino  primo gennaio c’erano opportunità per puntellare le banche con i soldi dei contribuenti, opportunità che ora sono state ridimensionate.

In “tempo zero” gli controbatte Roberto Gualtieri (PD), Presidente della Commissione economica del Parlamento Europeo il quale suggerisce a Dijsselbloem di leggere la direttiva per il bail-in e di evitare di alimentare tensioni nei mercati. Continuando il suo discorso ricorda come è noto che la valutazione di tali interventi e delle loro condizioni non spetta all’eurogruppo, che non ha alcun ruolo in materia, ma alla Commissione europea, auspicando che Djisselbloem segua l’esempio dei suoi omologhi, ben più saggi, evitando di alimentare inutili tensioni nei mercati su materie che esulano dalla sua competenza. Diciamo che ha ribattuto punto per punto le “accuse” mosse al nostro Paese.

Assieme alle bacchettate europee arrivano altre bacchettate da parte dell’opposizione e più nello specifico da Renato Brunetta il quale sostiene che il solo Fondo Atlante non basterà a risolvere le questioni delle sofferenze bancarie italiane ma che servirebbe un fondo con un capitale minimo di 50 mld di euro, denari che l’esecutivo “non ha nemmeno lontanamente a disposizione”. Per il direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini le perplessità non scemano e i dubbi sull’approvazione di “Basilea 3” sono molti.

Secondo lui creeranno ulteriori problemi all’erogazione del credito all’economia, facendo notare il paradosso già esistente di una BCE che inonda il mercato di liquidità, ma poi la regolazione strozza i canali attraverso cui questo credito deve confluire riducendo quasi a zero l’effetto auspicato della liquidità. La soluzione starebbe, per Sabatini, nel focalizzare il ruolo delle banche con l’obiettivo della crescita, con meno micro-regolamentazione prudenziale.

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About the Author: Carlo Viscardi