Si è tenuta questa mattina, presso Palazzo San Giorgio, la conferenza stampa di presentazione del progetto SalvaGuardiamoci. A presentare il progetto il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, l’Assessore comunale all’Ambiente Antonino Zimbalatti, la Consigliera Delegata Paola Serranò, la Dirigente Provinciale della ArpaCal Giovanna Belmusto e Andrea Stilo del dipartimento Tutela Ambiente dell’Asp di Reggio Calabria. Il progetto prevede il coinvolgimento di diverse istituzioni pubbliche e si concretizzerà con l’avvio dal prossimo mese di settembre, di una campagna di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado ricadenti sul territorio comunale, per la bonifica dall’amianto degli edifici pubblici e privati. L’amianto è nascosto ovunque: nelle tubature, nelle grondaie, nei rivestimenti di tetti e garage. Purtroppo il livello di rischio è ancora sotto percepito dalla popolazione mentre è scientificamente dimostrata la sua pericolosità e il suo potenziale cancerogeno, pari a quello del fumo. Per tale motivo, l’Amministrazione comunale sta avviando una campagna di sensibilizzazione per migliorare il livello di consapevolezza fra la popolazione che l’amianto è nocivo per la salute con il fine di raggiungere un’ampia partecipazione all’auto censimento. L’ordinanza del Sindaco per la riapertura dei termini per la compilazione di un apposito modulo scaricabile dal Sito del Comune di Reggio Calabria, è stata pubblicata il 14 giugno 2016. La Regione Calabria ha provveduto alla mappatura dei siti contenenti amianto attraverso rilevazione aerea. Da questa mappatura a disposizione di ogni Comune calabrese siamo a conoscenza che Reggio Calabria ha circa 30 ettari di superfici in amianto o cemento amianto (Eternit). Reggio è la terza città in Calabria con più amianto, preceduta soltanto da Lamezia e Crotone.
Il progetto “ Salvaguardiamoci”, consiste nel censimento dei manufatti contenenti amianto negli edifici pubblici e privati; promuovere una corretta informazione sul problema amianto (scuole-quartieri ecc); avviare una accurata valutazione del rischio sui manufatti censiti; adottare sistemi ed impianti per il trattamento e lo smaltimento dei materiali contenenti amianto. Il Piano comunale “ Salvaguardiamoci” prevede le seguenti fasi da attuarsi in sinergia la Regione, l’ ASP di Reggio Calabria, l’ARPACAL, per una concreta realizzazione del progetto:
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Allestimento di un’ ampia campagna di sensibilizzazione, attraverso la predisposizione e la distribuzione di materiale illustrativo, di incontri di quartiere e con genitori, alunni ed insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado a partire dal prossimo anno scolastico 2016-2017, utilizzo dei mass media ecc. e distribuzione ampia dell’ apposito questionario per il Censimento.
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Attivazione di un riferimento telefonico e telematico per fornire informazioni e ricevere richieste di aiuto per la compilazione del questionario incentivando l’adesione al progetto.
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Formazione di tecnici esperti attraverso uno specifico corso già definito e che si realizzerà da Settembre 2016 rivolto agli agenti della Polizia Municipale ed altro personale interno esperto per la valutazione del rischio che verrà gratuitamente offerta a tutti i proprietari che hanno provveduto a censirsi. Il Corso è stato allestito e verrà condotto da docenti dell’ARPACAL provinciale.
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Selezione del personale formato per comporre un nucleo di valutazione del rischio amianto presso i siti censiti.
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Avviso pubblico per la composizione di una Short List delle ditte specializzate alla rimozione e smaltimento dell’ amianto friabile.
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Convenzione tra Comune e Ditte specializzate per garantire ai cittadini sicurezza nelle procedure e contenimento del costo delle operazioni di bonifica.
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Individuazione di siti idonei e/o realizzazione di discariche sul territorio regionale per accogliere i manufatti tossici rimossi.
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Allestimento di progetti di inertizzazione dei manufatti rimossi per la realizzazione di un impianto industriale a fusione termica per la cristallizzazione dell’amianto e successivo riciclaggio (ceramizzazione) attraverso finanziamento C.E.