REGGIO CALABRIA – «Riteniamo necessario ed urgente stigmatizzare con forza l’atteggiamento assolutamente irresponsabile, inadeguato e di manifesta incapacità con il quale l’opposizione ha affrontato la discussione del bilancio previsionale 2016. I consiglieri di minoranza infatti non solo non hanno inteso presentarsi alla riunione finale della Commissione che ha approvato il documento contabile dell’Ente, ma hanno deciso di entrare in aula in netto ritardo durante la discussione in Consiglio, presentandosi solo in fase di votazione finale, nonostante siano stati sollecitati dal Presidente del Consiglio al quale non hanno avuto nemmeno la compiacenza di chiedere di ritardare la seduta. Altro che blitz mattutino, si comprassero una sveglia o vadano a dormire prima la sera!». E’ quanto affermano in una nota i capigruppo di maggioranza Antonino Castorina (Partito Democratico), Antonio Ruvolo (Partito Socialista Italiano), Giovanni Latella (La Svolta), Demetrio Martino (Democratici per Reggio Metropolitana), Francesco Gangemi (Centro Democratico), Paolo Brunetti (A Testa Alta), Giuseppe Sera (Oltre) e Valerio Misefari (Reset) all’indomani dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio previsionale 2016. «Se la minoranza ha di meglio da fare – prosegue la nota – piuttosto che partecipare ai lavori della commissione o del consiglio è meglio che si dimetta in blocco. Amministrare è una cosa seria e anche l’opposizione, che rappresenta una fetta, seppur molto ridotta, di popolazione reggina, ha il dovere di onorare le discussioni con la presenza e con il lavoro costruttivo. Invece siamo costretti a riscontrare un atteggiamento di assoluta indolenza. Non solo dal centrodestra non è arrivata alcuna proposta sul bilancio, ma i consiglieri si sono permessi addirittura di presentarsi in aula in netto ritardo rispetto all’orario di convocazione, nonostante i solleciti del presidente, non chiedendo nemmeno di posticipare la seduta. Gli assenti hanno sempre torto, è ovvio. E se è vero come è vero che la minoranza deve rendere conto a chi l’ha votata, presenti dimissioni in blocco se ha un minimo di coerenza». «Triste constatare – aggiungono i capigruppo – che ci sia qualcuno nella minoranza che vive ormai da tempo fuori città e si presenta a Palazzo San Giorgio un giorno ogni tre mesi, giusto per fare un po’ di teatrino in consiglio. O qualcuno, indicato come capo dell’opposizione, che non ha mai partecipato alle riunioni delle commissioni e si assenta anche in occasione della discussione in consiglio comunale dell’argomento più importante, il bilancio di previsione. O qualcun’altro che dopo essersi assentato dai lavori della commissione e sia arrivato in palese ritardo in consiglio, ora si permette di gridare al complotto accusandoci di aver anticipato un consiglio che è iniziato due ore dopo l’orario di convocazione. Andassero a dormire prima la sera per evitare queste figuracce. Evidentemente erano troppo impegnati a fare altro. Un atteggiamento assurdo per chi ha il preciso dovere di rappresentare una parte della città e non è stato in grado di proporre nulla neanche durante le dichiarazioni di voto. Evidentemente i numeri romani ai quali di solito ricorrono per farsi dettare qualche suggerimento a quell’ora del mattino risultavano spenti. Probabile che i burattinai dal prefisso telefonico 06 non si erano ancora svegliati. Dopo il teatrino in aula sul previsionale dello scorso anno quest’anno l’opposizione ha deciso di assentarsi del tutto, evidentemente è una strategia precisa. Ma a questo punto dobbiamo pensare che quando non si ha nulla da dire è meglio astenersi dai commenti».
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