Dove sono i 3,5 mln che la Regione di Scopelliti diede per costruzione alloggi immigrati al Comune di Rosarno?

ScopellitiStoria di una tragedia annunciata, potrebbe rientrarvi l’ultimo caso accaduto a Rosarno, dove si è riproposta prepotentemente agli occhi dell’opinione pubblica la situazione degli immigrati extracomunitari che affollano la tendopoli di San Ferdinando. La pericolosità di una realtà che viene spesso sottovalutata e che stava costando la vita ad un Carabiniere. Il militare, com’è noto, per difendersi da un’aggressione ha dovuto sparare, uccidendo l’immigrato. Ai disagi creati alla popolazione da una situazione da molti anni già insostenibile si aggiunge a quella di centinaia di persone che sopravvivono in condizioni igienico sanitarie inquietanti bisogna dare una spiegazione. Cosa sta facendo il governo nazionale per gestire al meglio questi flussi migratori? Nulla o molto poco i dati degli sbarchi sono simili a quelli degli altri anni. Orde di disperati continuano a sbarcare sulle nostre coste. Migliaia di migranti che vano spesso ad aggregarsi in queste tendopoli fatiscenti. Ed il governo regionale? non si hanno novità dell’ultima ora circa interventi risolutori. Però  se si torna indietro nel tempo, e non di molto, il governo dell’ex governatore reggino Giuseppe Scopelliti, nel 2011 diede 3,5 mln al Comune di Rosarno allora a guida Partito Democratico per realizzare strutture abitative destinate ai  immigrati. Ma le case?!  E’ infatti la medesima domanda che Giuseppe Scopelliti si pone ed espone tramite il suo account twitter ufficiale…  La Giunta Regionale approvò in data 1/9/2011 una Deliberazione come atto di indirizzo politico per larealizzazione del progetto integrato per l’accoglienza abitativa e sociale in Calabria, dei lavoratori immigrati, con un investimento codati PORmplessivo previsto di euro 14.480.080,00. Si cercava di avviare gli interventi entro l’autunno 2011, al fine di garantire la piena esecutività delle azioni entro l’inizio del prossimo anno 2012, salvo le particolari soluzioni d’emergenza immediatamente cantierabili e conclusi.  L’obiettivo era quello di realizzare strutture abitative per circa 525 soggetti e strutture di seconda accoglienza e di inclusione sociale per circa 760 soggetti immigrati sui territori comunali individuati, oltre l’indotto familiare di riferimento. Precisamente in base alle carte al Comune di Rosarno dove  l’incidenza percentuale sulla popolazione è del 5,4% erano previste: 3 strutture, 34 unità immobiliari, 204 unità ospitative, per una superficie 10.425 mq ed annessi interventi di manutenzione ordinaria, nuova edificazione ed esproprio. La cifra più alta, del Progetto Immigrati in Calabria, sul POR FESR (Assi IV inclusione sociale e VIII) tra i Comuni calabresi era stata destinata a Rosarno anche in relazione agli accadimenti che videro la cittadina reggina al centro di una rivolta degli extracomunitari.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.