REGGIO CALABRIA – «Il rispetto delle regole prima di tutto. Quest’amministrazione ha prodotto una rottura netta con il passato. Ritengo che il percorso delle società in house debba andare avanti, ma non possiamo tollerare ulteriori azioni di forza finalizzate a minare questo processo. E’ una missione che va portata a termine, secondo i canoni previsti dalla legge, soprattutto per il bene della città». E’ quanto di chiara in una nota il consigliere delegato alle Società comunali Francesco Gangemi. «Ciò che è avvenuto due giorni fa a Palazzo San Giorgio, quando alcuni ex dipendenti di Multiservizi sono entrati di forza all’interno del Municipio, è molto grave. Non possiamo tollerare atti di questo genere, che vanno contro il dialogo costruttivo che si era instaurato e soprattutto vanno oltre il rispetto delle regole. Nessuno ha mai negato il dialogo e la linea dell’Amministrazione è sempre stata chiara. Basti pensare agli enormi sforzi prodotti dal Sindaco Falcomatà che proprio con l’obiettivo di creare la società in house è arrivato a chiedere la modifica di una legge nazionale, poi accordata dal Governo con il Decreto Enti Locali. Una grande vittoria per la nostra città, che ha potuto avviare il percorso necessario alla costituzione delle Società in house e costruire un sistema efficiente per la gestione dei servizi. Ma l’obiettivo rimane sempre quello del rispetto delle regole e della legalità, che non possono mai passare in secondo piano». «La salvaguardia dei livelli occupazionali è sempre stata un obiettivo dell’amministrazione, come peraltro si evince dagli atti approvati in Giunta e in Consiglio che prevedono l’applicazione nelle procedure selettive di leggi regionali e nazionali che mirano a salvaguardare il più possibile chi ha maturato esperienza nel settore dei servizi, come appunto è stato per gli ex dipendenti di Multiservizi. Peraltro l’Amministrazione si è sempre dimostrata disponibile, anche oltre i suoi doveri, anticipando in più occasioni le somme dovute dalla Regione per il pagamento dei tirocini. E questo nonostante le ben note difficoltà finanziarie dell’ente e nonostante gli ex dipendenti abbiano sottoscritto degli atti che affermano che non avrebbero ottenuto nulla fino alla corresponsione delle somme da parte della regione». «La politica ha assolto pienamente al suo ruolo. La macchina è già partita, ma è chiaro che il rigido rispetto delle norme comporta necessariamente delle procedure burocratiche, di tipo gestionale, la cui durata non dipende dalla politica e che è in capo all’apparato amministrativo. E’ grave però che qualcuno dall’interno della macchina burocratica comunale abbia fatto trapelare all’esterno notizie, delle quali peraltro neanche il Sindaco era a conoscenza, relative alla procedura sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, fomentando gli animi in una situazione di grave disagio sociale. Anche su questo punto il primo Cittadino ha chiesto il rispetto delle regole, chiedendo alla Segreteria Generale di attivare procedimenti disciplinari nei confronti di chi si è reso responsabile di questo atto». «Il Sindaco – ha concluso Gangemi – si è impegnato a fondo in questa questione, anche se i fatti degli ultimi giorni stanno provocando grande amarezza. D’altronde ormai è un fatto pubblico che proprio su a seguito di questa vicenda il nostro primo Cittadino sia stato destinatario in passato di alcune gravi minacce personali. Ritengo però che, pur nel rispetto delle regole e dei tempi della burocrazia, si debba proseguire sulla strada delle in house. Naturalmente, sia chiaro, non saranno più tollerati atti di forza o azioni intimidatorie, né possiamo pensare che i lavoratori rimangano ostaggio di qualche facinoroso che continua ad avvelenare i pozzi pur di portare avanti obiettivi che nulla hanno a che vedere con il rispetto della norme e della legalità».
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