Brutte sorprese per i passeggeri che viaggiano su voli low cost. Dopo il bagaglio a bordo, uno solo, non di più e che non sfori le misure, oppure fanno 65 euro, ecco il ritardo: chi non si presenterà ai controlli di sicurezza trenta minuti prima dell’orario di partenza di un aereo EasyJet, rimarrà a terra. A meno di sborsare 80 sterline, poco più di 105 euro e solo per poter tornare al desk e cambiare il proprio volo con quello successivo. Addio dunque all’opportunità di arrivare all’ultimo minuto: concessa fino all’altro giorno almeno a quanti non portassero con sé bagagli da stiva. Anche loro saranno soggetti alle nuove norme. Secondo la stampa inglese, la compagnia avrebbe già chiesto all’aeroporto di Gatwick, la più grande base EasyJet con 15 milioni di passeggeri l’anno, di adeguarsi. Poi, “fatta la legge, trovato l’inganno”: per così dire. Al momento della prenotazione, sarà offerta una copertura assicurativa: con 7,50 sterline, una decina di euro, i costi di un eventuale ritardo saranno rimborsati. Un’occasione sempre meno economica, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” fra servizi aggiuntivi a pagamento e penalità per chi non si adegua a regolamenti sempre più fiscali con il risultato di fare perdere l’entusiasmo di una nuova meta da scoprire.
c.s. – Giovanni D’Agata – Sportello dei Diritti