Caridi (FI): immigrazione irrisolvibile con comunicati stampa e bandiere a mezz’asta

migranti Canale di SiciliaViviamo quotidianamente il dolore nel volgere lo sguardo ai flussi migratori che colpiscono l’Italia e, in particolar modo, tutte le regioni del Sud. I numeri dell’Onu si sintetizzano nella crudezza infinita di anime perdute, eticamente abbandonate che tentano il viaggio della speranza in cerca di vita, trovando spesso la morte. Un flusso senza fine, un processo in continua crescita che il Governo Nazionale pensa di arginare con comunicati stampa e bandiere a mezz’asta. Le vite umane che non ci sono più, i corpi annegati, le salme recuperate non rappresentano un problema per l’Europa. Si chiede aiuto, perché in difficoltà, ma la risposta tarda ad arrivare; il problema dei migranti è di carattere europeo ma l’Italia non rappresenta un soggetto da tutelare. È lampante, e lo affermo con amarezza, che l’Europa miri ad arginare il problema tentando esclusivamente di limitarlo a “problema Made in Italy”; la creazione degli hotspot e soprattutto la realizzazione dei Cie, strutture di controllo della polizia per chi non ha il diritto di “status di rifugiato”, si caratterizzano per un’unica finalità: mantenere il problema all’interno delle mura italiane. Il governo Renzi cosa ha previsto per tutto questo? Il Dipartimento immigrazione dell’Ue, il Migration Compact perché non prevedono una manovra propria per il rimpatrio dei migranti cui non spetta il diritto di restare? Non c’è un bagliore di luce alla fine del percorso, c’è una montagna da scalare e siamo soli nell’impresa e per di più senza protezioni che ci assicurino nel nostro cammino; un cammino che avrebbe la necessità di concludersi nelle terre che rappresentano l’origine dei flussi migratori; una questione etico morale che dovrebbe spingerci, di concerto con l’Europa, a lottare affinché le condizioni di vita in queste terre di morte migliorino, strutturando una programmazione pluriennale che operi alle fondamenta del problema. La politica e il comparto mediatico strumentalizzano qualsiasi cosa e la coscienza del cittadino a cui si inietta un ago ipodermico, viene oggi riempita di paura, sgomento, false illusioni e incertezze. Non è questo ciò che serve all’Italia e non è questo ciò che serve agli italiani che, da sempre, hanno lottato con determinazione le loro battaglie. Il governo dovrebbe prendere contezza che la gente non può più assistere a tutto questo, il “problema immigrazione”, umanamente, deve essere risolto, in maniera concreta.

 

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