Il Consigliere Mauro: «Bene le telecamere contro le discariche abusive, ma serve senso civico dei cittadini»

Reggio Video sorveglianzaREGGIO CALABRIA – «Esprimo grande soddisfazione per l’avvio del programma di installazione delle telecamere di sicurezza finalizzate ai controlli contro le discariche abusive create dagli incivili che mettevano a rischio la salute dei nostri concittadini. È significativo che la prima telecamera sia stata posizionata proprio nell’alveo del torrente Malavenda di Archi, una delle aree paesaggisticamente più belle della città, dove insiste uno dei patrimoni storici e culturali più belli del nostro territorio, la Chiesa di Sant’Antonio Abate di Archi, che fino a ieri presentava grossi rischi dal punto di vista ambientale e non solo». È quanto dichiara in una nota il Consigliere delegato alla Città Metropolitana Riccardo Mauro. «Proprio nei giorni scorsi – prosegue Mauro – insieme al responsabile dell’ufficio tecnico Paolo Giustra, al capogruppo del Partito Democratico Antonino Castorina, all’Assessore all’Ambiente Antonino Zimbalatti e ad alcuni cittadini residenti nell’area, avevamo effettuato un sopralluogo per verificare di persona lo stato di emergenza in cui versava l’intera zona. L’area del Torrente si era infatti trasformata in una sorta di vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. Per strada si trovava di tutto, materiali di risulta, rifiuti, materassi e perfino pezzi di sanitari. Un vero e proprio scempio, con il pericolo di restringimento del letto del corso d’acqua, con un rischio anche dal punto di vista idrogeologico. Inoltre i rifiuti lasciati per strada venivano periodicamente incendiati, tanto che i cavi dell’alta tensione erano stati più volte danneggiati, lasciando spesso un intero quartiere al buio, ostaggio dell’inciviltà di qualcuno».Riccardo Mauro «Il posizionamento della telecamera di controllo, già attiva e collegata con il centro di supervisione, segna un netto cambio di direzione. Attraverso il nuovo sistema infatti, i responsabili dello scempio che spesso si verificava nell’area, potranno essere facilmente scovati e denunciati. Ricordiamo peraltro che chi inquina in questo modo va incontro ad un illecito di natura penale». «È chiaro che si tratta solamente di un primo passo verso la realizzazione di un sistema complessivo di controllo che ci consentirà di evitare altre situazioni del genere. Ciò che va sottolineato però – ha aggiunto il Consigliere Mauro – è che nessuna telecamera potrà mai sostituire il senso civico dei cittadini, che devono essere i primi a segnalare abusi di questo genere. Potremo installare anche centinaia di telecamere ma nulla cambierà se i primi a cambiare non sono i reggini, o meglio alcuni reggini, che devono voler più bene alla nostra città. Non è solo una questione di civiltà, ad andarne di mezzo infatti è la salute di chi risiede nelle aree che vengono trasformate in vere e proprie discariche abusive, senza contare i gravi danni economici, soprattutto per i cittadini che puntualmente pagano le tasse. Ed infatti gli incivili che abbandonano i rifiuti in strada sono i medesimi che non hanno ritirato i mastelli e che evadono le tasse comportando, altresì, seri danni ambientali per i quartieri che risultano molto virtuosi nella diffusione della raccolta differenziata porta a porta e poi vengono puntualmente sporcati. Questi pochi incivili provocano un doppio danno al nostro Ente, costretto a subire esborsi economici sia per bonificare i territori, sia per l’acquisto delle telecamere, determinando inoltre minori introiti per l’imposta Tari, con le conseguenti difficoltà di addivenire ad una graduale riduzione dell’imposizione fiscale, oggi programmabile grazie alla diffusione della raccolta differenziata». «Sono certo che con il passare del tempo la situazione subirà sensibili variazioni – ha concluso Mauro – gli assessorati stanno lavorando alacremente per correggere tutte le disfunzioni presenti sul nostro territorio, a cominciare dalle principali criticità. L’Amministrazione Falcomatà ha dimostrato da subito di tenere molto agli aspetti di tipo ambientale, raggiungendo in appena un anno di attività una soglia importante di raccolta differenziata, arrivando a servire il 50% dei residenti. Bisogna insistere su questa strada, colpendo gli incivili che danneggiano Reggio, e incentivando, anche attraverso meccanismi premiali, tutti i cittadini virtuosi che invece dimostrano di avere a cuore le sorti del nostro territorio partecipando attivamente alla sua rinascita».

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