Da città “da bere”, da qualche anno a questa parte, Milano si è trasformata nella città “per suonare”. E’ riparita ieri sera “Piano City”, location inusuali per la quinta edizione della rassegna di musica e concerti. Apertura di Michael Nyman, a domenica abiterà la metropoli, si rinnova. La città accoglie una rassegna più articolata, più ricca, più creativa, rubando persino alla notte e al sonno dei suoi abitanti altre ore da riempire di musica ed emozioni. La prima novità è il leit motiv di “non fermarsi (quasi) mai”, grazie a due maratone notturne, «Pianonight» stasera e «Pianorave» domani, la musica continuerà per tutta la notte. Le nuove location, oltre all’High Line della Galleria, ci sono il Belvedere Enzo Jannacci al 31° piano di Palazzo Pirelli (domani, ore 20.30, ospiterà Enrico Intra), il palazzo del Touring Club Italiano (c.so Italia 10), dove nei pomeriggi di domani Renzo Vitale (ore 14) e il FuegoDuo (ore 15) spazieranno dalla classica al tango. E tra i tanti pianoforti suonati in ogni punto della città ne spiccano quattro, veri e propri gioielli: in primis, lo Steinway C-227 n. 49382 del 1838 di Franz Liszt, suonato dalla russa Irina Bogdanova domani al Museo Teatrale alla Scala (l.gro Ghiringhelli, ore 21, da prenotare); Steinway Gran Coda di Amburgo di Arturo Benedetti Michelangeli, suonato sempre domani da Andrea Carcano in un House Concert in Zona 2 (ore 21); il Bluthner del 1866 di Aurelia Josz suonato da Simonetta Heger e Stefania Mormone sabato 21 (ore 18) in un house concert in Zona 3; e il primo «gran coda» realizzato da Cesare Augusto Tallone, suonato da Yulianna Avdeeva domenica a Base Milano (ore 16.30).