L’ISTAT mette, crudamente, in evidenza la situazione del panorama italiano che conta 2,2 milioni di famiglie che vivono senza redditi da lavoro. Assistiamo, dal 2004 al 2015, a un peggioramento radicale: le famiglie “jobless” sono passate dal 9,4% al 14,2% dell’anno scorso e, nella nostra terra tanto amata dal Governo, si raggiunge il 24,5%, quasi un nucleo su quattro. La quota scende chiaramente al Nord con l’8,2% e al Centro con l’11,5% . L’incremento, purtroppo, ha colpito prettamente le famiglie giovani rispetto alle adulte. Si sostiene, nonostante tutto, l’idea di un Governo programmatico, attento ai giovani, tutelante le fasce più deboli; ma come può tanta ipocrisia abbindolare la gente del Sud? Tralasciando populismi e desiderio di rivalsa c’è la necessità, soprattutto nel Mezzogiorno, di voltare pagina e non subire passivamente le scelte del premier Renzi sempre più centralizzanti e correlate a realtà distanti dal Sud.
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