“Uscire dal cono d’ombra” è questo il nome della conferenza tenutasi oggi a Roma presso la Camera dei Deputati da Stefano D’Ambruso, Cosimo Maria Ferri, Franco Roberti, Alfonso Sabella, Giovanni Tizian e Cafiero De Raho. Quest’ultimo ha dichiarato: “In Calabria la ‘ndrangheta controlla passo passo tutto quello che avviene. Nel porto di Gioia Tauro, prima porta di accesso in Italia per la cocaina, sequestriamo 1 tonnellata di cocaina all’anno, il che vuol dire che ne entrano almeno 10. La cocaina si trasforma in denaro che entra nell’economia apparentemente legale ma che in realtà è drogata, inquinata” . Il Procuratore ha spiegato la metamorfosi che la ‘ndrangheta ha subito nel corso degli anni per mezzo della quale oggi è formata da commercialisti, avvocati, imprenditori, i cosiddetti colletti bianchi. Le cosche della ‘ndrangheta si muove sull’intero pianeta, con la sua capacità di riciclaggio e reimpiego di denaro. Le ricchezze della malavita organizzata calabrese sono depositate nei paradisi fiscali così come alcuni latitanti che ancora oggi non possono essere estradati perché mancano gli accordi internazionali.