Il Referendum e le elezioni amministrative si avvicinano e il premier dirama tutt’una serie di annunci e soluzioni per racimolare più consenso possibile. Ma questa volta non sarà facile, forse gli italiani si saranno accorti che gli effetti del Jobs Act (il progetto necessario e più importante del governo Renzi) non sono stati quelli sperati. I dati dell’INPS al riguardo sono la certificazione che si è ottenuto molto poco ed infatti Crollano le assunzioni stabili. Nella ormai consueta apparizione in diretta su Twitter e Facebook al #Matteorisponde ha dichiarato “Dobbiamo andare di più nella direzione di dare una mano al ceto medio e alle famiglie. Stiamo discutendo del come”, ovviamente si tratta dello spazio che il premier del PD dedica al rapporto diretto con gli italiani privo di alcun contraddittorio su affermazioni e programmi da “lanciare”. Uno dei quali è l’eliminazione di Equitalia entro il 2018 (non specificando se però ci sarà altro al posto della stessa). Il massimo esponente del PD difende a spada tratta l’Italicum e la legge elettorale che lo contraddistingue e dichiara: “Testeremo l’Italicum nelle elezioni del febbraio 2018” (ostentando una certa sicurezza). Insomma Renzi annuncia che nella Legge di Stabilità 2017 ci saranno grandi novità. Poi un po’ di pubblicità al referendum “Sabato alle 11 al Teatro sociale di Bergamo lancio della campagna per il sì” e sembra che sia proprio uno sparti acque per l’attuale premier italiano, infatti continua a ripetere che se passerà il fronte del NO, lui si dimetterà. E Matteo “l’autoeletto” sembra molto sicuro della vittoria del sì e punzecchia di continuo i “gufi” ed attacca i cinque stelle e alcuni giornalisti che lo criticano. Il referendum è, per tutti coloro che non condividono la politica del governo e della coalizione eterogenea grazie alla quale il PD dirige il Paese, l’occasione giusta per “mandare a casa” Matteo Renzi. Gli italiani cosa faranno?
