Si apprende nelle ultime ore che circa 117 milioni di password ed email di utenti di Linkedin (il servizio web di rete sociale, gratuito, impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali) siano in vendita nel mercato nero del web.
Questi dati sarebbero il “bottino” di una violazione che la piattaforma ha subito nel 2012. (Secolo d’italia) «Stiamo prendendo provvedimenti per rendere le password non valide e stiamo contattando gli utenti interessati.
Non abbiamo indicazioni che questo furto sia il risultato di una violazione recente», ha spiegato Cory Scott, capo della information security di Linkedin. Secondo il sito Motherboard, l’hacker che avrebbe commesso il furto delle identità si celerebbe sotto lo pseudonimo di Peace ed il sito su cui sono in vendita i dati si chiamerebbe The Real Dealer (Secolo d’Italia).
Pare che secondo gli esperti che il 90 per cento delle password sia stato manomesso in 72 ore. Da una prima dichiarazione di Linkedin, si apprendeva che solo 6,5 milioni fossero state le password trafugate, e presa in poca considerazione dalla società stessa, per poi realizzare l’errata considerazione iniziale e portando il numero a ben oltre il presunto fino a 117 milioni.