Affondo frontale del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in merito alla politica economica del governo Renzi. Dalle pagine di Repubblica lancia un “attacco” frontale dichiarando : ” Sono scettico verso chi pensa che il problema del debito si possa superare contraendo altri debiti, o che l’indebitamento sia la via giusta per favorire la crescita a mio parere non c’è contrasto tra crescita e solidità dei bilanci”. Per Weidmann : “sarebbe opportuno creare una commissione indipendente incaricata di valutare oggettivamente il rispetto delle regole – continua – si solleverebbe così la Commissione da questo compito, separando l’analisi economica dalle decisioni politiche”(ilGiornale.it) Continuando coi suoi ragionamenti fa capire come ora le procedure impiegate siano talmente complesse e poco trasparenti che nessuno riesca a dire se ci si attenga alle regole o meno. Lancia anche il suo attacco alla politica monetaria della BCE governata da Mario Draghi, che si sa non condivide affatto, dichiarando sempre dalle pagine di Repubblica :”Dovremmo attendere gli effetti di quanto già deciso e non metterci subito a escogitare altre misure – argomenta – ciò vale anche per i tassi di interesse. In questo modo non si favorisce certo la fiducia”. Naturalmente questi “attacchi” non capitano a caso ma esattamente alla vigilia di una settimana importante, in cui è atteso il parere di Bruxelles sul Programma di stabilità italiano. Diciamo che in termini calcistici potrebbe essere concepito come un “intervento a gamba tesa”, tanto per sottolineare come l’opinione della Germania sia in disaccordo con quella dell’Italia, e sembrando che ormai questa Europa stia diventando “germanocentrica”…. Vedremo come la commissione di Bruxelles prenderà le dichiarazioni di Weidmann.