Non solo incapaci di amministrare, ma anche saccenti giudici non proprio imparziali. Spaventa il gruppo consiliare del pd al comune di Reggio Calabria, che muove attacchi alla convetion del centrodestra non sulla base delle idee politiche bensì su incauti giudizi morali. In effetti quando ci sono i numeri è difficile rispondere. Millantatori di buona gestione invisibile ai più, che si esprime nella sua cruda e reale forma dalle carte e documenti prodotti. Dai risultati persi nella tratta Roma-Reggio Calabria. Sciacalli che cercano visibilità nella disgrazia altrui, la vicenda di Bruxelles docet. Ora, peggio ancora, giudici parziali e ingiusti che consci della incapacità di rispondere alla città coi fatti, tentano la via della politicizzazione delle vicende criminali che coinvolgono Reggio Calabria. Un atteggiamento vergognoso, che deve essere stigmatizzato perché la magistratura possa compiere il suo lavoro serenamente. Le parole del gruppo partitico del pd, garantista solo con i propri tesserati, scoprono l’identità di un partito che sta “uccidendo” la nostra regione e la nostra terra. Invitiamo i cari colleghi a riflettere e pesare le parole prima di usarla solo al fine di una vana notorietà, che non fa bene alla politica della città. La legalità non ha colori politici. Ciascuno risponde della propria responsabilità. I più grandi detrattori di questa verità sono proprio coloro che nel corso degli anni hanno subdolamente cavalcato l’onda delle varie vicende giudiziarie. Invitiamo i colleghi al confronto su temi politici. Sulle risposte per una città che, nell’imminenza dell’istituzione della città metropolitana, non conosce ancora la sua identità, probabilmente perché non conosce neanche quanti soldi le servano per vivere.
I consiglieri comunali:
Tonino Maiolino
Mary Caracciolo
Giuseppe D’ascoli
Luigi Dattola
Anonimo Matalone
Antonio Pizzimenti