In continuità con le iniziative intraprese nelle scorse settimane finalizzate a garantire che l’accorpamento volontario tra gli Enti camerali di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia avvenga in coerenza con la rappresentanza territoriale, il Consiglio della Camera di commercio di Crotone nella seduta di ieri, 11 maggio 2016, ed il Consiglio della Camera di commercio di Vibo, nella seduta dello scorso 5 maggio, hanno deliberato la revoca del provvedimento di accorpamento volontario con la Camera di commercio di Catanzaro. Con i provvedimenti in questione la creazione del nuovo ente camerale vedrà coinvolti dall’accorpamento solo gli enti di Crotone e Vibo Valentia e dovrà avvenire sulla base di un modello decentrato che, garantendo la permanenza delle due sedi sui rispettivi territori, assicuri la qualità delle prestazioni e la soddisfazione delle imprese delle singole province; il mantenimento in prossimità degli utenti di tutti i servizi e le funzioni –attuali e future– proprie degli enti camerali, al fine di ridurre gli oneri potenziali per le imprese derivanti dall’allontanamento dei servizi che considerata la particolare morfologia regionale e le carenze croniche infrastrutturali, che rendono complessi anche gli spostamenti minori; la previsione di quote di rappresentanza nel Consiglio e nella Giunta non solo per settore economico ma anche per territorio per fare in modo che ci sia adeguata rappresentatività territoriale in un’ottica di perequazione dei fabbisogni di sviluppo. Con il medesimo provvedimento gli Enti diffidano il Commissario ad acta Maurizio Ferrara a sospendere immediatamente ogni sua attività considerato che il venire meno della volontà dei due enti di fatto fa decadere l’incarico. “L’azione di revoca e di costituzione della nuova Camera di Commercio di Crotone e Vibo Valentia –dichiarano i presidenti dei due enti Alfio Pugliese e Michele Lico- si è resa necessaria proprio a seguito delle procedure di costituzione del nuovo consiglio della Camera di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia da parte del Commissario ad acta Maurizio Ferrara, avviata e portata avanti disattendendo i criteri imprescindibili stabiliti dalle Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia che subordinavano la volontà di accorpamento volontario ad una serie di condizioni, tra cui la rappresentanza territoriale (tra l’altro prevista anche dal legislatore nell’art.10 della Legge nr. 124/2015). Non si tratta quindi di un’azione contro gli accorpamenti ma della manifestazione estrema di un disagio lungamente ignorato e rispetto al quale i due enti sono stati obbligati a reagire, scongiurando il pericolo di totale cancellazione delle due realtà e della prossimità istituzionale a territori e imprese che invece necessitano di immediati riferimenti di ascolto, di programmazione e di intervento”. L’intento dei Consigli camerali di Crotone e Vibo Valentia è di garantire che nella procedura di accorpamento tutti i territori abbiano pari dignità di tutela e rappresentanza, con un’azione vigile e responsabile a tutela degli interessi delle imprese e delle aspettative dei singoli territori che non devono assolutamente essere ulteriormente penalizzati, così come è necessario che nello specifico non venga disperso quanto di positivo e di efficace le Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia hanno realizzato con segni evidenti e tangibili, positivi e costruttivi, sul territorio di riferimento.