L’Assessore Quattrone: «Risultato ottenuto a costo zero». Il Sindaco Falcomatà: «Amministrazione aperta e trasparente»
«Reggio Calabria nella top ten degli Open Data. Nel 2014 la nostra città si trovava nelle ultime posizioni delle classifiche nazionali in materia di Open Data. Oggi Reggio scala la Classifica dell’Indice Open Data Census Italia (http://it-city.census.okfn.org/). Si attesta infatti fra le prime dieci, classificandosi nona fra tutte (prima di Firenze, Torino e Milano) e terza fra le città del Sud (dopo Lecce e Matera). A dare l’annuncio dell’importante piazzamento reggino nella classifica annuale della sezione italiana di Open Data Census è l’Assessore all’Urbanistica e Smart City del Comune di Reggio Calabria Agata Quattrone. «Gli Open Data – ha spiegato l’Assessore – sono dati rilevanti per la vita quotidiana in formato aperto, consultabili e utilizzabili da tutti per realizzare analisi, ricerche, studi e statistiche; per creare nuovi servizi smart (ad esempio App di pubblica utilità) e supportare la pianificazione strategica del territorio. Fino al 2014, nonostante gli indirizzi strategici e normativi del Governo di promuovere l’apertura dei dati, aveva reso pubblici solo 8 archivi dati (dataset) sul sito istituzionale del Comune. Stando ai dati comunicati nell’annualità 2016, la nostra Città risulta addirittura seconda nella speciale classifica stilata da Open Data Census, superata solo da Lecce». Un risultato di tutto rispetto per un’Amministrazione che a dicembre 2015 ha inaugurato la Piattaforma dei dati aperti di proprietà del Comune (http://dati.reggiocal.it) pubblicando 140 nuovi dataset, a fronte degli 8 disponibili nel 2014, e che a maggio 2016 sono già diventati 157, la gran parte aggiornati in tempo reale. «Un positivo trend in continua crescita che testimonia la forte volontà dell’Amministrazione Falcomatà di promuovere trasparenza della macchina comunale, monitoraggio civico e partecipazione attiva dei cittadini attraverso gli open data. Per fare solo alcuni esempi gli Open Data messi a disposizione dal Comune riguardano dati, in gran parte geo-referenziati, riguardo a infrastrutture e trasporti (catasto strade; linee ferroviarie; orari, fermate e tempi di attesa dei trasporti pubblici, ecc.); patrimonio collettivo e lavori pubblici (edifici pubblici, piano triennale delle opere ecc.) cultura e turismo (punti di interesse archeologico; inventario opere pinacoteca, ecc.); territorio, energia e ambiente: (edifici e fabbricati, posizione pali illuminazione pubblica e cassonetti differenziata, ecc.). «Questo importante riconoscimento del lavoro svolto è gratificante – ha aggiunto l’Assessore Quattrone – dopo l’autorevole giudizio positivo ricevuto dal Consigliere del Governo alle Smart City e da AgID al Piano di Informatizzazione e all’attività di promozione degli Open Data, raggiungere l’obiettivo di essere fra le prime 10 città del Paese vuol dire che quando si lavora bene in maniera costruttiva e sinergica i risultati per la città arrivano. Questo risultato è del gruppo (Giunta, dirigenti, funzionari, informatici di Recasi, associazioni e cittadini che hanno supportato e partecipato) che ringrazio. È utile rimarcare che il risultato è stato conseguito in pochi mesi e a costo zero per l’Ente visto che la Piattaforma, così come suggerito dalle norme in materia di Agenda Digitale, è stata realizzata con software anch’esso aperto (open source) evitando di sottoporre l’ente ad esborsi economici e perseguendo la strada del massimo risultato con il minimo costo. Nella lettura delle classifiche Smart City spesso non si tiene conto che la Cittá di Reggio parte da una situazione di svantaggio enorme da recuperare. Assenza di infrastrutture adeguate e servizi informatizzati per i cittadini; obsolescenza dell’architettura tecnologica e del modello procedurale e organizzativo dell’Ente; scarsità di competenze in materia di innovazione e cultura digitale». «Il risultato conseguito negli Open Data – ha spiegato ancora l’Assessore – che sono il futuro prossimo per attuare la semplificazione e trasparenza della macchina amministrativa, é testimonianza del fatto che, mentre nel campo delle infrastrutture abilitanti (datacenter, connettività internet ecc.) i tempi di realizzazione necessari sono più lunghi e ci vuole tempo per spostare gli indicatori smart delle classifiche, nel campo dei servizi con un gruppo efficiente, gli strumenti a disposizione e poche risorse in breve tempo si possono comunque realizzare soluzioni di valore utili al cittadino. Come l’applicazione, realizzata con le informazioni messe a disposizione dal Comune e ATAM, che informa i cittadini sul tempo di attesa alla fermata del bus (http://www.piersoft.it/reggiocaltrasporti/)». «Ovviamente questo traguardo non rappresenta un punto di arrivo ma una tappa raggiunta nella corsa che ci deve condurre a rendere sempre più accessibile il patrimonio di informazioni e conoscenza della città. Solo con dati attendibili e aggiornati a disposizione e animando la community che li alimenta ed utilizza possiamo costruire progetti futuri di valore nell’interesse di tutti i cittadini. Presto pubblicheremo altri archivi e organizzeremo altri momenti di animazione con università, scuole, innovatori e start up per lanciare nuove idee per la Città». «Il rilancio delle piattaforme digitali è certamente un indice di grande trasparenza amministrativa – ha dichiarato il Sindaco – attraverso la pubblicazione degli open data consentiamo agli operatori dell’informazione, ma anche ai cittadini, alle associazioni, alle parti sociali, di misurare in tempo reale l’efficienza della pubblica amministrazione. È una nota di merito per il Comune che in questo modo si presta ad una lente di ingrandimento in grado di individuare i principali punti di forza e le criticità da correggere. Dobbiamo insistere su questa strada rendendo sempre più accessibile ed interattiva la macchina amministrativa, semplificando i processi e rendendoli trasparenti e misurabili. È sintomo di un’Amministrazione che vuole migliorarsi e a cuore le sorti della città».