Dalla Sicilia un progetto di legalità in cinque scuole di Lamezia. Incontri, testimonianze e una mostra
Nuova anteprima alla sesta edizione di Trame Festival (in programma dal 15 al 19 giugno) é il progetto “Meglio il lupo che il mafioso” curato dalla Fondazione “Rocco Chinnici”. A partire da martedì 10 maggio in cinque scuole primarie di Lamezia, per quasi una settimana, gli alunni saranno coinvolti in lezioni, dibattiti, filmati, testimonianze sui temi della legalità, della prevenzione antimafia, della cittadinanza attiva, della memoria storica. E alla fine si cimenteranno in disegni, pensieri, vignette, che saranno esposti in una mostra da allestire, a giugno, nell’ambito del festival. A portare il progetto tra i banchi, con la collaborazione dei volontari e del coordinamento della Fondazione “Trame” e la referente Maria Teresa Morano, sarà la giornalista e scrittrice Eleonora Iannelli, ideatrice e curatrice di “Meglio il lupo che il mafioso”. Il progetto è promosso dalla Fondazione “Rocco Chinnici”, intitolata al magistrato capo del primo pool antimafia e “padre” di Falcone e Borsellino, ucciso a Palermo, nella strage del 29 luglio 1983. Con un cofinanziamento del Ministero dell’Istruzione, che lo ha approvato, secondo nella graduatoria nazionale di un bando sulla legalità, si propone obiettivi educativi, formativi e didattici. “Meglio il lupo che il mafioso”, al termine del primo ciclo di lezioni, ha previsto anche un “instant book”, dal titolo omonimo, scritto tra i banchi di scuola, impreziosito dai disegni e pensieri dei bambini, edito da Navarra e appena arrivato nelle librerie. Un progetto, quindi, di legalità ma anche di fantasia e creatività, che Trame Festival propone in accordo con la Fondazione Chinnici con un format più ridotto e adattato al contesto locale. “Apriamo la nuova stagione di Trame Festival nel miglior modo possibile, con i piú giovani di cinque Istituti scolastici lametini e con un progetto di successo che ci consente di intessere nuove relazioni con la vicina Sicilia” dice Gaetano Savatteri direttore artistico del Festival. La Fondazione – spiega Giovanni Chinnici, figlio del giudice ucciso da “Cosa nostra” – da quando è stata costituita, nel 2003, è impegnata in progetti nazionali di educazione e formazione, per sensibilizzare i giovani sui temi della legalità e prevenzione, e in ricerche scientifiche e storiche sul fenomeno mafioso. Con questa iniziativa, intende rivolgersi agli alunni della scuola primaria, di solito meno coinvolti nelle campagne di legalità, tentando un approccio anche con loro. Con il titolo “Meglio il lupo che il mafioso” – sottolinea Eleonora Iannelli – vorremmo trasmettere un messaggio immediato ed efficace: persino il lupo delle favole è meno cattivo e pericoloso del mafioso. Si punta alla demitizzazione della figura del mafioso, la cui percezione risulta talvolta distorta nell’immaginario del bambino, soprattutto in alcune realtà a rischio. Il libro siciliano è un’opera corale, legata da un mio filo narrativo sul fenomeno mafia, sulle principali vittime e sulla formazione del buon cittadino. E la mostra che sarà realizzata a Lamezia avrà lo stesso spirito di coinvolgimento, candore e spontaneità. “Trame Festival anche quest’anno – dichiara da parte sua Maria Teresa Morano- entra nelle scuole di Lamezia per dialogare con i ragazzi e per farsi stupire da essi. “Stupire” perché la semplicità e l’immediatezza dei loro pensieri di fronte a questi temi è per noi fonte di continua ispirazione e soprattutto di speranza. Grazie al supporto della Professoressa Maria Teresa Pirelli e del gruppo dirigenziale degli Istituti comprensivi: Manzoni, Perri, Don Milani, Borrello e Nicotera che sono al fianco di un festival che cresce nel tempo”.